Ecco la relazione per l’anello di Villanova
Per questa escursione sull’anello di Villanova, si parcheggia a Vedronza poco avanti la sede comunale (328 m) e dal parcheggio i cartelli indicatori ci guidano ad imboccare via Tuniz costeggiando il rio Malischiac lungo un rettilineo asfaltato che termina in una piazzola con rotonda. Il percorso prosegue su strada bianca in leggera salita costeggiando la sx orografica del torrente. In breve si perviene ad un crocevia presso un rudere dove la strada compie una marcata ansa per assecondare la confluenza del rio Lastra. Seguendo i numerosi segnavia bianco – rossi, si supera il ponticello ed un vecchio stavolo oltre il quale il cammino si ricollega alla valletta del rio Malischiac. Il piccolo corso d’acqua scavato il substrato roccioso mettendo allo scoperto lastre orizzontali che conferiscono un aspetto particolare al greto. La mulattiera compie poi un tornante allontanandosi dall’alveo ed inoltrandosi in un boschetto di castagni e roverella. Con pendenza poco più marcata, ed un paio di piccole svolte, si perviene al borgo di Micottis (520 m), dove ritroviamo la strada asfaltata che perviene da Lusevera.
Le segnalazioni ci guidano lungo la scalinata di fronte, che sale ad una strada più a monte (ancona con campana). Si passa quindi a fianco di una ultima abitazione oltre la quale il sentiero prende a salire con maggiore pendenza. La mulattiera, ora spesso orlata da muretti a secco, traversa con andamento quasi pianeggiante un pendio boscato poi, oltrepassata una dorsale, cala dolcemente fino a toccare la strada asfaltata che unisce Micottis a Villanova.
La si imbocca a sinistra incontrando poco dopo il bivio che conduce a Monteaperta. Noi invece seguiamo le indicazioni per Villanova ed i segnavia bianco – rossi, proseguendo sull’asfalto ancora per qualche centinaio di metri. Attenzione ora ad abbandonare la strada principale per seguire a sinistra una pista sterrata che in breve esce su una radura con un casolare. Ottimo panorama. La strada procede con andamento lineare aggirando le pendici del monte Pouiac e raggiungendo anche le omonime case (635 m). Qui le segnalazioni ci portano ad imboccare a destra una bella mulattiera che si alza moderatamente nella boscaglia. Più in alto si va ad affiancare un solco che sale da sinistra e con il quale ci si raccorda dopo poco arrivando ad un comodo ripiano boscato. Ancora pochi metri di salita e si arriva al punto più alto dell’escursione, corrispondente alla sella tra il monte Pouiac e il monte Lanta (764 m). I segnavia ci indicano ora di scendere nell’opposto versante, dapprima lungo il solco principale (cisterna con fontana), e quindi a sinistra in diagonale. Il sentiero cala verso una piccola valletta caratterizzata da alcune belle radure dove ci si innesta a sinistra su una pista terrosa. Oltrepassato un punto di sosta con panca e tavolo si raggiunge nuovamente la strada asfaltata. Qui il percorso si sdoppia: a sinistra ci porterebbe verso il Bernadia, noi prendiamo a destra che ci riporterà al parcheggio. La strada asfaltata compie alcune anse poco marcate raggiungendo nuovamente la rotabile che arriva a Villanova nei pressi del punto di ingresso alle grotte. Poco avanti sulla destra si perviene ad un bivio dove, lasciando la strada asfaltata che porta a Micottis da Villanova, puntiamo a sinistra lungo la sterrata per l’ingresso grotte che in leggera discesa ci porta in circa 40 minuti direttamente al parcheggio chiudendo l’anello di Villanova..
Alta valle del Torre
Dislivello 500 m
Tempo 5 h
Difficoltà T
Lunghezza 13,2 km
Coordinatori: Durì Luca 328 1027056 Cargnelli Ciro 338 3821476