Monthly Archives: Giugno 2018

Picco Tre Signori

Picco dei Tre Signori (3499 m) Vetta d’Italia – 15 e 16 luglio 2018

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo: Ο – Alpinismo Giovanile   – Escursionismo Ο – Escursionismo Seniores
Capo escursione: Federico Lupieri  Ivano Roppa  
Contatti: 3284112534 3474049868  
Grado di difficoltà: EEA Per escursionisti esperti, con attrezzatura
Tempi: dom. 3 ore salita + (facoltativo 1.30+1.15)- lun. 4.50-5.00 ore salita+5.00-5.30 discesa.
Dislivello: Salita I°825+(470 m) II° 1150 m Discesa (I°470 m) II° 1975 m  
Itinerario: I° giorno: da località Casere in Val Aurina salita al Rifugio Tridentina a 2440 m. Facoltativa la salita alla Vetta d’Italia 2912 m (EE). II° giorno dal rifugio salita attraverso la Vedretta di Predoi, la Forcella di Lana 2837 m, la Vedretta di Lana, le roccette a 3150 m, la calotta ghiacciata e crestina rocciosa terminale.
Cartografia: Esempio: Tabacco 1:25000 foglio 035
Sentieri CAI: sent.13
Interesse: Alpinistico, geologico, paesaggistico.
Equipaggiamento / attrezzatura Da alta montagna, piccozza, ramponi, imbragatura, casco, anelli di cordino adeguati, 2 moschettoni ghiera, occhiali da ghiacciaio, saccolenzuolo.
Pranzo: Mezza pensione al Rifugio. domenica e lunedì pranzo al sacco.
Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, domenica ore 5.45. Partenza ore 6.00
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 22.30 circa.
Mezzo: Auto propria
Allegati:  
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.

Relazione:

Il Picco dei Tre Signori deve il suo nome alla posizione di confine naturale tra tre Signorie (Salisburgo, Tirolo e Gorizia). Ora, con i suoi quasi 3500 m sarà meta della nostra escursione alpinistica. Se il dislivello rimane uguale, sempre, le condizioni dell’innevamento e del ghiacciaio, condizioneranno i tempi e le difficoltà di salita. Viene quotata PD, e la vera difficoltà di misto si trova a ca. 3150 m. Qualche tratto crepacciato, e tanto dislivello al ritorno. Raggiunta la loc. Casere a Predoi in Val Aurina dopo 240 Km di asfalto, a q. 1600 m slm, con lo zaino in spalla percorreremo i 4 km di strada pianeggianti del fondo valle per poi salire gradatamente su sentiero battuto fino al Rif. Tridentina. Solamente nell’ultimo tratto la pendenza aumenta. Se le condizioni lo permetteranno, la salita alla Vetta d’Italia potrebbe essere una valida alternativa al riposo pomeridiano davanti una birra. La difficoltà della salita si concentra solamente nell’ultima parte tra rocce granitiche, rocce metamorfiche, lo gneiss. Possibile tracce di nevai residuali.

Picco Tre Signori

Dopo il pernotto, la partenza di buon’ora è obbligatoria. Si sale da qui la via più diretta alla cima, percorrendo la morena della Vedretta del Predoi, il ghiacciaio stesso, raggiungendo la forcella di Lana a quota 2837 m. Questo è il punto dove si oltrepassa facilmente il crinale roccioso che divide i ghiacciai di Lana e Predoi. Discesi ora sulla Vedretta di Lana, la si risale schivando i crepacci e ci si porta al centro del ripido scivolo di neve e roccette a circa 3150 m di quota, punto che costituisce il tratto più impegnativo. Superatolo, ci si porta sul crinale di confine, ad est, e puntando a N si raggiunge la calotta ghiacciata terminale. Una breve crestina rocciosa ci condurrà alla vetta. Panorama indimenticabile, ce lo auguriamo. Dopo una breve sosta e le foto di rito, la lunga discesa, ripercorrendo lo stesso itinerario di salita.

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 0431 30283
info@caicervignano.it – www.caicervignano.it
 


Sentiero attrezzato Re di Sassonia – Mercoledì 20 giugno 2018

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Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo: Ο – Alpinismo Giovanile  Ο – Escursionismo  – Escursionismo Seniores
Capo escursione: Tolloi Lucio Sverzut Livio  
Contatti: 335 1341217 328 3617576  
Grado di difficoltà: EEA Per escursionisti esperti, con attrezzatura
Tempi: anello 4.30 ore
Dislivello: 680 m km 8,5  
Itinerario: Dal parcheggio campo sportivo di Forni Avoltri per strada forestale fino alla Casera e ritorno per lo stesso itinerario di salita
Cartografia: Tabacco 019
Sentieri CAI: CAI 625 – 629 – 650
Interesse: Paesaggistico, storico
Equipaggiamento / attrezzatura Set da ferrata e casco
Pranzo: Al sacco
Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 7. Partenza ore 7.15
Luogo e ora di arrivo:  
Mezzo: Auto propria
Allegati:  
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.

Relazione:

Dal ponte sul torrente Rio Bianco, sulla strada che da Cave del Predil conduce a Sella Nevea, si imbocca il sentiero CAI 625 diretto al bivacco Brunner. Il sentiero sale costeggiando il Rio Bianco con le sue magnifiche pozze d’acqua che lo rendono particolarmente suggestivo. A circa tre quarti della salita si attraversa il greto del torrente portandosi sull’altro lato della valle ricoperta da una rigogliosa faggeta. Il sentiero continua a salire con alcuni ampi tornanti fino a giungere davanti al bivacco Brunner. Nato come casa di caccia agli inizi del 1900, faceva parte di una serie di dodici case di caccia, di proprietà di Federico Augusto III ultimo Re di Sassonia, all’interno della foresta di Tarvisio. Buon alpinista ed appassionato cacciatore il re di Sassonia ottenne in affitto dal Fondo di Religione Carinziano un ampio territorio della foresta (circa 19.000 ettari) ove almeno tre volte l’anno soggiornava per la caccia. Dalla sinistra del bivacco inizia il sentiero CAI 629 intitolato al re di Sassonia che attraversa un ultimo tratto di bosco prima di passare rasente le pareti delle Cime di Rio Bianco, lungo una cengetta detritica. Da qui iniziano le attrezzature che accompagnano i tratti più esposti e specialmente il tratto interessato dalla frana che nel 2012 ha interrotto bruscamente la percorribilità, ripristinata nel 2016. Tutto il percorso richiede all’escursionista la massima concentrazione ed un passo molto sicuro. Il sentiero prosegue su tratti rocciosi alternati a innumerevoli saliscendi tra mughi e larici sempre assistito, nei tratti più esposti, da cavi, staffe e rinforzi in legno. Oltrepassato un piccolo rio si scende un aereo sperone di mughi per imboccare un canalino friabile che si risale con l’aiuto della corda fissa. Poco dopo si incontra il sentiero CAI 650 che scende dal rifugio Corsi e che noi utilizziamo per la discesa fino alla macchina.

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
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Rifugio De Gasperi

Festa in Montagna – 17 giugno 2018 – Rifugio De Gasperi

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo: – Alpinismo Giovanile – Escursionismo  – Escursionismo Seniores
Capo escursione: ASAG Flavia Valent Michele Sattolo ASE Livio Sverzut
Contatti: 347 9781810 340 7114846  
Grado di difficoltà: E Escursionisti
Tempi: 5 ore e 30 circa (soste escluse)
Dislivello: Salita 900 m Discesa: 600 m  
Itinerario: ANELLO GRANDE: escursione ad anello da Pian di Casa (1236 m) per Casera Mimoias (1623 m) passando per Passo Elbel (1963 m) per raggiungere il Rifugio De Gasperi. ANELLO MEDIO: stesso percorso fino alla Casera Mimoias ma più corto rispetto all’anello grande evitando il Passo Elbel.
Cartografia: Tabacco 1:25000 foglio 01
Sentieri CAI: 201 – 202 – 202a – 315 – 201    201 – 202 – 203 – 201
Interesse: Naturalistico, enogastronomico
Equipaggiamento / attrezzatura Abbigliamento da media montagna
Pranzo: Per chi ha prenotato con caparra pranzo in rifugio. Alternativamente pranzo al sacco.
Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 6.45 Partenza ore 7.00
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 18,00 circa
Mezzo: Auto propria
Allegati: Relazione
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.

Relazione:

RELAZIONE: eccoci giunti alla nostra consueta “Festa in montagna” per questa escursione sono previsti due itinerari, uno più lungo per i più allenati e uno medio per i bambini di Alpinismo Giovanile e per i più sfaticati. Da entrambi si giungerà al Rifugio De Gasperi dove ci troveremo tutti assieme alle 13.00 – 13.30 per goderci un ottimo pranzetto preparato dai gestori.

Rifugio De Gasperi

ANELLO LUNGO PER PASSO ELBEL

Passato l’abitato di Ovaro, prima di raggiungere Comeglians, imboccare a sinistra la strada della Val Pesarina e proseguendo a lungo per un po’ di chilometri si arriva alla località Pian di Casa. Parcheggeremo comodamente presso il parcheggio del Centro Fondo (1236 m),  dopo l’albergo Pradibosco. Poco sopra le casette di legno seguiamo i cartelli e imbocchiamo la pista forestale che si inoltra nel bosco. Alle diramazioni successive ci teniamo sul sentiero 201 seguendo le indicazioni per il Rifugio De Gasperi fino ad un bivio al quale ci terremo sulla sinistra seguendo il sentiero 202. Attraverseremo più volte durante l’escursione il greto di un piccolo rio. Il percorso è molto vario che, con qualche saliscendi ci condurrà a visitare un meraviglioso scenario delle Alpi Carniche, tra vecchie casere, boschi di faggio, abete rosso e larice, forcelle e torrioni. Questo itinerario si sviluppa anche all’esterno del bosco regalandoci delle visuali spettacolari sul pascolo della Casera Mimoias, giunti alla quale procederemo verso il sentiero 202a che ci porterà in un ora circa al Passo Elbel, stando attenti a non perdere il segnale del sentiero subito dopo l’attraversamento del greto del torrente.  Tra mughi e larici, arriveremo al bivio con il sentiero 202a che si trova sulla destra e che ci porterà al Passo Elbel. Una comoda mulattiera ci farà attraversare alla base della Cresta di Enghe verso il Campanile di Mimoias. Proseguendo imboccheremo il sentiero 315 che aggira alla base il Campanile e poi perdendo quota tra i mughi e lingue ghiaiose entrando per un tratto nel bosco di conifere il lungo traverso si esaurisce nella radura di Casera Clap Piccolo e da qui arriveremo in breve al rifugio.

ANELLO MEDIO

Il percorso di questo anello sarà lo stesso del precedente fino alla Casera Mimoias, ma più adatto ai bambini del Gruppo di Alpinismo Giovanile e a qualche escursionista meno allenato, in quanto è più breve e con dislivello inferiore. Giunti alla Casera ci si tiene sulla destra e proseguendo per un ora circa in un suggestivo bosco alternato di vecchi faggi secolari e abeti rossi giungeremo, perdendo quota, al  piccolo guado del Rio Pradibosco e da qui poi si ricomincerà a risalire repentinamente con strette svolte. Sfiorata una cavità con la Madonnina, il ripido sentiero rimonta verso un dosso e ci porterà con una brevissima discesa al nostro rifugio.

IL RIENTRO ALLE AUTO, SARA’ PER TUTTI LO STESSO PERCORRENDO IL SENTIERO 201

AVVERTENZE: sebbene la nostra escursione non presenti grosse difficoltà tecniche, non è da sottovalutare per chi non è sufficientemente allenato, in quanto presenta un buon dislivello su terreno umido dove bisogna prestare attenzione a non scivolare e avere un buon passo sicuro.

CLUB ALPINO ITALIANO
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