Anello di Malga Strechizza – 8 maggio 2019
Category : Archiviato , Gruppo Seniores
CLUB ALPINO ITALIANO Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti” |
Gruppo: | Ο – Alpinismo Giovanile | Ο – Escursionismo | ⊗ – Escursionismo Seniores |
Capo escursione: | Gregorat Massimo | Morettin Lucio | |
Contatti: |
349 6567580 |
335 5371963 | |
Grado di difficoltà: | E | Escursionistico | |
Tempi: |
Tempo totale ore 5 |
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Dislivello: | 850 m | ||
Itinerario: |
Raggiunta la località di Malborghetto |
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Cartografia: | Tabacco 019 | ||
Sentieri CAI: |
606 – 608 |
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Interesse: |
Paesaggistico e naturalistico |
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Equipaggiamento / attrezzatura |
Scarponcini da montagna e bastoncini |
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Pranzo: | Al sacco | ||
Luogo e ora di partenza: | Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 7:30. Palmanova parcheggio Caramel ore 7:45 | ||
Luogo e ora di arrivo: | Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18 | ||
Mezzo: | Auto propria | ||
Allegati: | |||
Note: | Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo. L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione. |
Relazione:
Dal parcheggio imbocchiamo la strada che passa sotto l’autostrada e che sale a Malga Strechizza. Nel Tarvisiano fin dal Medioevo furono create, a discapito del bosco, delle superfici adatte al pascolo, che hanno permesso da sempre l’allevamento in quota del bestiame. Questa attività fu infatti, per secoli e secoli, la principale fonte di sussistenza delle popolazioni montane. Innumerevoli dispute, anche molto aspre, si accesero per il possesso dei pascoli fra comunità confinanti. Per fronteggiare questi conflitti in Val Canale si diede forma ai Consorzi Vicinali o Vicinie, che regolamentati da appositi statuti approvati dalle autorità dell’Impero, riconoscevano il diritto di pascolo e di utilizzo delle malghe.
La strada sale con discreta pendenza fino ad incontrare il guado del rio Ranco. Dopo averlo attraversato si riprende decisamente a salire incontrando, dopo un po’, un secondo guado che ci riporta sulla sponda destra orografica. Da qui una serie di tornanti e un percorso a tratti abbastanza ripido ci fa salire fino a quota 1070 m dove abbandoniamo, momentaneamente, la strada per seguire una traccia nel bosco. Si ritorna, quindi, sulla strada dove percorriamo una serie di cinque tornanti che ci conducono in vista della malga. Superati gli edifici della malga continuiamo a percorrere la strada fino a raggiungere un bivio segnalato ove si prende la mulattiera di destra, con indicazione Jôf di Miezegnòt, che sale verso sud. Si entra, quindi, nel bosco risalendolo prima con pendenza marcata e poi più leggera fino ad un secondo bivio ove si lascia il sentiero di destra che sale sullo Jôf di Miezegnòt per proseguire diritti e in circa dieci minuti si arriva alla Cappella Zita. Questa fù eretta nel 1917 dai fanti austriaci nei pressi di un cimitero di guerra e dedicata a Zita di Borbone moglie dell’imperatore Carlo. Dal culmine del dosso su cui sorge la cappella si può ammirare un vasto panorama che abbraccia tutte le montagne del Tarvisiano e di Ugovizza.
Dalla Cappella Zita si ritorna, per lo stesso percorso dell’andata, fino al bivio incontrato subito a monte della Malga Strechizza dove si prende la pista che sale verso destra fino ad una radura che ospita una graziosa baita. Da qui cominciamo a scendere nel bosco su buon sentiero perdendo quota velocemente prestando attenzione per la scivolosità del terreno e giunti in fondo alla discesa, guadato il torrente Granda, si percorre un tratto di pista forestale che si abbandona dopo un po’ per imboccare, sulla destra, una traccia che ci conduce a Forcella Nebria. Da qui si segue a sinistra la strada forestale che scende dolcemente a Malborghetto e, quindi, al punto di partenza.
CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
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