Author Archives: Andrea Gaspardis

Arrivati a Sella Carnizza (1.086 m) dalla Val Resia e parcheggiati i nostri mezzi, imbocchiamo a destra il segnavia CAI n. 737 (cartello) che sale, con qualche svolta, nel bosco. Oltrepassati i resti di una teleferica, il sentiero inizia a prendere quota in una faggeta arricchita, via via, da affioramenti carsici. Tra pareti rigate e doline, si giunge ad un riparo utilizzato dagli speleologi a quota 1.425 m. Da qui, in falsopiano, si prosegue fino a piegare a sinistra risalendo una fascia rocciosa ricoperta da mughi. Il sentiero ora attraversa una zona ricca di enormi macigni, vere sculture carsiche, aggirandoli con andamento tortuoso e suggestivo e, si prosegue in salita fino a conquistare l’aerea forcellina posta a sud del Veliki Rop. Il nostro cammino prosegue ancora per sentiero CAI fino ad abbandonarlo girando a sinistra e, per facile cresta erbosa, si seguirà la traccia che ci farà raggiungere la Cima Est, la più alta dei Musi (1.878 m).

Dopo la meritata sosta e dopo aver ammirato l’ estesissimo panorama, si tornerà al parcheggio seguendo il medesimo itinerario d’ andata.

Dopo aver raggiunto Cave del Predil ed aver parcheggiato i nostri mezzi in Via Cividale nei pressi dell’ asilo (934 m), si segue la pista contrassegnata col segnavia CAI n. 656 e la si risale con moderata pendenza guadagnando il panoramico spallone all’ imbocco del vallone del Rio della Malga (1325 m). Si prende ora a destra, entrando in una bella faggeta introducendoci a poco a poco nel solitario circo alpestre delle “belliche” Vette Scabre e facendoci ammirare la Forcella delle Cenge, nostra meta finale.

Salendo ora con marcata pendenza ci si sposta a sinistra dove un costone erboso lascia spazio ad uno più roccioso di fine detrito. Salendo, infine, per strette svolte si arriva allo spettacolare stretto intaglio a quota 1820 m ammirando la vicina Cima delle Cenge, la Vetta Bella e la parte alta del vallone di Rio Bianco con il Bivacco Gorizia. Dopo la meritata sosta e la classica foto di gruppo, si rientrerà al parcheggio seguendo il medesimo itinerario d’ andata.

Da Pontebba, risalendo la tortuosa strada provinciale, si raggiunge il Passo Pramollo e, superato il confine, lasciamo i nostri mezzi presso il primo parcheggio che troviamo sulla nostra sinistra (1528 m).

C’incamminiamo lungo la strada asfaltata in direzione della chiesetta sovrastante il passo e, proseguendo per la rotabile, raggiungiamo la Watschiger Alm con l’attiguo laghetto (1625 m). Dalla malga, per sentiero n. 410, iniziamo la salita in mezzo ai mughi e qualche larice fino ad arrivare alla Kuhweger Torl, la selletta a quota 1912 m. Il nostro itinerario prosegue a sinistra seguendo il crinale che, in breve, ci porta al panoramico Kammleiten (1998 m). Tornati sui propri passi fino alla selletta di quota 1912 m, per evidente traccia (sentiero n. 412), si traversa e aggira il versante occidentale del Gartnerkofel fino a giungere il bivio con cartelli. Si prende ore la direzione nord-est e, per pietroso sentiero, si conquisterà la panoramica cima del Gartnerkofel (2195 m) con la sua grande croce.

Ridiscesi al bivio con cartelli, si prende la direzione sud che, per sentiero e pista, ci porterà alla Gartnizen Torl (1856 m) e, proseguendo per sentiero n. 411, la cima del monte Carnizza (1917 m). Proseguendo lungo la cresta, sentiero n. 411-501, si scende ora alla sella Carnizza (1917 m), a sella Auernig (1815 m) e per ultimo tratto di sentiero n. 411 si rientra al parcheggio di passo Pramollo, chiudendo così il remunerativo anello.