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Nordic Walking in Val RESIA – Da Tigo a Borgo Povici di Sopra – 16 Ottobre 2021

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Category : Archiviato , Nordic Walking

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo:

Ο – Alpinismo Giovanile  Ο – Escursionismo Ο – Escursionismo Seniores
Ο – Quota 2000 – Nordic Walking  
Capo escursione:

Sabrina Del Bianco

   
Contatti:

327 1443591

   
Grado di difficoltà: E Escursionistico  
Tempi: 3:00 ore circa
Dislivello: Salita 160 m Discesa: 160 m  
Itinerario:

Sentiero della Val Resia che collega la località di Tigo con il Borgo Povici di Sopra

Cartografia: Tabacco 1:25000 foglio 027
Sentieri CAI:

703, 703a

Interesse:

Paesaggistico, sportivo

Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI AVERE CON SE MASCHERINA E GEL DISINFETTANTE (dispositivi DPI). 

Bastoncini da Nordic Walking.

Pranzo: Al sacco ma è possibile pranzare in osteria.
Luogo e ora di partenza:

Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 7:15. Partenza ore 7:30

Luogo e ora di arrivo:

Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 14:00 circa

Mezzo: Auto propria
Allegati:  
Note:

QUOTA DI PARTECIPAZIONE PER I SOCI CAI: euro 10

(per i NON soci è necessario pagare la quota di assicurazione giornaliera di 15 euro).

E’ OBBLIGATORIO AVER GIA’ FREQUENTATO UN CORSO DI NORDIC WALKING O COMUNQUE CONOSCERE LA TECNICA IN OGGETTO E L’UTILIZZO DEI BASTONCINI SPECIFICI.

Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.

NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI IN EMERGENZA COVID-19 

I partecipanti si impegnano a rispettare le norme di igiene, di distanziamento e quant’altro inerente all’utilizzo dei dispositivi DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) secondo quanto disposto dalle Autorità competenti al fine di limitare la diffusione del contagio virale. I partecipanti si impegnano a rispettare scrupolosamente le indicazioni e le direttive impartite dai capi-escursione responsabili dell’attuazione delle misure anticovid durante l’escursione.

I partecipanti si impegnano a COMPILARE E SOTTOSCRIVERE IL MODULO DI DICHIARAZIONE E DI CONSEGNARLO AI CAPI-ESCURSIONE PRIMA DELL’INIZIO DELL’ESCURSIONE STESSA.

Chi intende aderire è consapevole che non potrà essere ammesso:

– se sprovvisto dei necessari DPI (mascherina e gel disinfettante) e di quant’altro indicato dai capi-escursione;

– se è soggetto a quarantena, se è a conoscenza di essere stato a contatto, negli ultimi 14 giorni, con persone positive o se non è in grado di certificare di avere una temperatura corporea inferiore a 37,5°C e assenza di sintomi simil influenzali ascrivibili al Covid-19.

Durante l’escursione i partecipanti si impegnano a rispettare scrupolosamente il distanziamento di 2 metri tra le persone.

Sono vietati scambi di attrezzature, oggetti, cibi, bevande o altro tra i partecipanti non appartenenti allo stesso nucleo familiare.

E’ responsabilità dei partecipanti non disperdere mascherine o quant’altro lungo il percorso al fine di evitare inquinamento a danno di tutti ma in specialmodo delle popolazioni montane.

IL NUMERO DI PARTECIPANTI E’ LIMITATO A 20 PERSONE PIU’ I CAPI-ESCURSIONE. PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO ISCRIVERSI CONTATTANDO PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE TELEFONICAMENTE

Relazione:

Seguire la strada Statale 13 fino a Resiutta, prendere a destra verso Resia e proseguire fino alla località di Tigo, in prossimità di alcune case, sulla destra c’è un ampio spazio per parcheggiare nei pressi del ponte sul torrente Resia.

Da Tigo si attraversa il grande ponte e si gira a destra imboccando il sentiero n. 703. Si prosegue praticamente in quota su un tratto pianeggiante che costeggia il torrente e dopo aver attraversato su una passerella il Rio Nero (Cerni Patok) si arriva ai stalli Cialze (quota 360 m).

Da qui inizia il sentiero n. 703a che dopo un tratto quasi pianeggiante giunge sul Rio Maiuze (Ladartic) e subito dopo inizia a salire con modesta pendenza per 1,5 km attraversando pinete e piccole radure (testimonianze della presenza dell’uomo che utilizzava tutti gli ambienti utili per l’economia rurale).

A metà percorso si inizia a scendere, si attraversa un modesto ghiaione e successivamente uno un po’ più ampio. Si continua in discesa all’interno di una pineta fino a giungere negli ultimi mille metri (praticamente pianeggianti) alle prime abitazioni di Povici di Sopra (quota 330 m).

Il ritorno avviene per lo stesso itinerario.

Percorso completo (a/r/):

Partenza e arrivo: Tigo (quota 370 m) passando per Povici di Sopra (quota 330 m).

Dislivello: 160 m in salita

Lunghezza: 10 Km circa

Tempo di percorrenza: 3h

Carta Tabacco: 027

2020 20-60

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 0431 30283
info@caicervignano.it – www.caicervignano.it
 


25 SETTEMBRE 2021 – Crete di Gleris o Anello delle 7 picche

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo: Ο – Alpinismo Giovanile  – Quota 2000 Ο – Escursionismo Seniores
Capo escursione:

Thomas Zuliani

   
Contatti:

+39 335 8343512

   
Grado di difficoltà: PD+ Alpinismo Poco difficile
Tempi: 7:00 ore circa
Dislivello: Salita 1.400 m Discesa: 1.400 m  
Itinerario:

Dal parcheggio di Val Alba di sale in direzione del rifugio Vualt e poi da lì si prosegue verso l’ex. Ricovero Militare fino a incrociare l’Alta via del Cai di Moggio che ci condurrà fino alla forcella della Pecora. Da qui parte la vera escursion alpinistica che ci porterà in Cima al Monte Cjavals sempre rimanendo sul filo di cresta e toccando 5 delle 7 picche (cima della Pecora, Cima Muini, Cima di Mezzo e Cima Alta di Gleris). Discesa: dal cima del Monte Cjavals si scende verso sud/est in direzione del bivacco Bianchi e poi da lì per facile sentiero si raggiunge il parcheggio di Val Alba.

Cartografia: Tabacco 1:25000 foglio 01
Sentieri CAI:

425, 428, 428a e più la parte alpinistica

Interesse:

Paesaggistico, alpinistico

Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI AVERE CON SE MASCHERINA E GEL DISINFETTANTE (dispositivi DPI).

Attrezzatura: imbragatura, casco, 2 moschettoni.

Pranzo: Al sacco
Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 5:50. Partenza ore 6:00
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 18:00 circa
Mezzo: Auto propria
Allegati:  
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI IN EMERGENZA COVID-19

I partecipanti si impegnano a rispettare le norme di igiene, di distanziamento e quant’altro inerente all’utilizzo dei dispositivi DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) secondo quanto disposto dalle Autorità competenti al fine di limitare la diffusione del contagio virale. I partecipanti si impegnano a rispettare scrupolosamente le indicazioni e le direttive impartite dai capi-escursione responsabili dell’attuazione delle misure anticovid durante l’escursione.

I partecipanti si impegnano a COMPILARE E SOTTOSCRIVERE IL MODULO DI DICHIARAZIONE E DI CONSEGNARLO AI CAPI-ESCURSIONE PRIMA DELL’INIZIO DELL’ESCURSIONE STESSA.

Chi intende aderire è consapevole che non potrà essere ammesso:

– se sprovvisto dei necessari DPI (mascherina e gel disinfettante) e di quant’altro indicato dai capi-escursione;

– se è soggetto a quarantena, se è a conoscenza di essere stato a contatto, negli ultimi 14 giorni, con persone positive o se non è in grado di certificare di avere una temperatura corporea inferiore a 37,5°C e assenza di sintomi simil influenzali ascrivibili al Covid-19.

Durante l’escursione i partecipanti si impegnano a rispettare scrupolosamente il distanziamento di 2 metri tra le persone.

Sono vietati scambi di attrezzature, oggetti, cibi, bevande o altro tra i partecipanti non appartenenti allo stesso nucleo familiare.

E’ responsabilità dei partecipanti non disperdere mascherine o quant’altro lungo il percorso al fine di evitare inquinamento a danno di tutti ma in specialmodo delle popolazioni montane.

IL NUMERO DI PARTECIPANTI E’ LIMITATO A 20 PERSONE PIU’ I CAPI-ESCURSIONE. PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO ISCRIVERSI CONTATTANDO PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE TELEFONICAMENTE

Relazione:

Appagante giro alpinistico d’ambiente, per la prima metà da affrontare seguendo i radi e sbiaditi bollini, poi dalla sella di Gleris ben segnalata. Partenza dal parcheggio Val Alba (per il rifugio Vualt a 1.077 m. Seguire il sentiero Cai 425 fino ad incrociare l’Alta Via Cai Moggio, a quota 1.790 m circa, che poi si percorrerà verso est fino al bivio per Sella della Pecora. Arrivati alla Sella della Pecora (1.824 m), è consigliabile lasciare lo zaino alla sella, per affrontare senza zavorra non necessaria, la simpatica e veloce salita (50/60 m dislivello) alla cima della Pecora. Verso nord scende il ripido ghiaione per la Val Gleris, verso sinistra invece, in leggera discesa, una piccola ed esposta cengia segna l’inizio della via (croce in metallo presente). Superati 3/4 metri, si affronta il primo passaggio chiave (II grado esposto), ben appigliato per le mani e buoni appoggi per i piedi. Si sale poi per una cinquantina di metri su balze erbose ma detritiche, fino ad entrare nei radi mughi. Rimanendo sempre sulla sinistra, in mezzo a mughi più fitti, si raggiunge un secondo punto chiave della breve salita: un canale stretto e verticale, divertente ed appigliato, di 10 m (I+), che porta in prossimità della cima (1.868 m). La discesa avverrà per lo stesso percorso. Giunti di nuovo alla sella, guardando verso nord, prendere a destra (tenersi sul filo di cresta) per verdi, fino ad individuare il primo bollino. Da qui in avanti, gli stessi saranno radi e spesso scoloriti.

Si incontra, su un masso, un’indicazione sbiadita (freccia) che indica di svoltare a sinistra (I grado). Ancora a sinistra su salti di roccia ben appigliati e leggermente esposti, poi per cresta dirupata puntando i mughi. Si sale poi un canale per 30 m circa, si incontra una paretina umida di 2metri (superare a sinistra, II grado). In uscita dallo stesso canale, una svolta a sinistra porta ad una paretina da superare in arrampicata (I+) fino a giungere a terrazzi erbosi e poi ad una parete, sulla quale una freccia ci indicherà la vicina e indicata, Cima del Muini (1.943 m). Nessun problema per raggiungere quest’ultima  e rientrare per la stessa via. Una volta scesi dalla Cima del Muini,  tenersi a ridosso della parete (frecce e indicazioni) e percorrere un traverso tra bassi mughi e poi su verdi, fino a giungere in un canalino di I grado con una paretina da superare a sinistra (II grado) e poi 2 rapide volte per poi continuare sotto parete per una cinquantina di metri.

Si prosegue per verdi terrazzati senza particolari problemi, fino a che sulla nostra destra troviamo dei bolli sulla parete. Si tratta sicuramente del tratto più esposto della via, una parete di circa una trentina di metri, ma da affrontare sempre su roccia buona ed appigliata. Salendo in diagonale si sbuca sulla sella in prossimità della Cima di Mezzo (2.027 m), che si raggiunge in un attimo, seguendo una breve cresta. Ridiscendere poi alla selletta e proseguire verso est. Un ripido canale di circa 200 m fa vedere la forcella di Gleris sottostante (1.961 m). La prima parte è sicuramente la più impegnativa, uno spezzone di cordino agevola notevolmente la disarrampicata, che in caso di assenza sarebbe sicuramente di II grado. La discesa poi diventa man mano più semplice. Arrivati alla forcella, progredire poi lungo una dorsale su verdi e massi mobili (bolli arancioni), fino a raggiungere una selletta, sotto ad una imponente parete. Rimanendo a sinistra, perdere quota per una decina di metri. Il sentiero ora in leggera salita, su terreno friabile e leggermente esposto, fa aggirare la penultima cima del percorso, per raggiungere la quale ci sarà da superare l’ultimo tratto verticale della via alpinistica. Una ventina di metri di dislivello, con passaggi di I+ e II grado a tratti esposti, su roccia buona e a tratti sfasciumi. Una lunga corda presente, aiuta nella salita. Raggiunta l’anticima, qualche decina di metri porta la via ad affrontare prima la cima Alta di Gleris (2.085 m) e poi la splendida linea di cresta per raggiungere il monte Cjavals (2.098 m). Spettacolare questo tratto tra aeree creste, mai particolarmente esposte e spesso su belle pacche rocciose ed ampie. Questo è sicuramente il tratto più remunerativo dell’escursione. Piccoli saliscendi si alternano a tratti più affilati di cresta. Un ultimo tratto di salita senza problemi ed anche la cima del Cjavals è raggiunta. Davvero notevole la visuale che si può ammirare da questa cima!

La discesa comincia percorrendo la cresta che prosegue verso Sud/Est e che porta al bivacco Bianchi. Solo piccoli punti dove porre la giusta attenzione tra rocce, terra e sfasciumi, poi la discesa è su sentiero piuttosto ripido, ma mai difficile, fino nei pressi del bivacco stesso. Qui il sentiero diventa ampio ed in falsopiano. Lasciato il bivacco alla sinistra, rientrare sul sentiero CAI 428 e poi 428a verso il parcheggio di partenza.

2020 20-60

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 0431 30283
info@caicervignano.it – www.caicervignano.it
 


Ponta del Sorapiss (3205 m) da SO – via Grohmann 1864 – Domenica 1 e lunedì 2 agosto 2021

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo: Ο – Alpinismo Giovanile  Ο – Escursionismo – Quota 2000
Capo escursione:

Andrea della Silvestra

 

 
Contatti:

347 3249278

 

 
Grado di difficoltà:

EE – AR – I° e II° con pass. di III° – PD+

Tempi:

Sab. salita h 1:20 – dom. salita h 5:30 + discesa h 6:00

Dislivello:

Salita 1° giorno 500 m – 2° giorno 1380 m

Discesa 1° giorno 0 m 2° giorno 1900 m

 
Itinerario:

1° giorno : dal parcheggio (1300 m) si raggiunge il rifugio San Marco (1823 m).
2° giorno dal rif. salita alla cima (3205 m) attraverso la via normale dal versante SO.

Cartografia: Tabacco n. 016
Sentieri CAI:

sent. 228 – 246

Interesse:

Alpinistico, paesaggistico.  

Equipaggiamento / attrezzatura

Abbigliamento da media montagna.
Attrezzatura: imbragatura, casco, necessario per discesa in corda doppia. Varie: occhiali da sole, crema solare, saccolenzuolo per pernotto in rifugio.

Pranzo:

Domenica: mezza pensione al Rifugio (pranzo a casa). Lunedì: pranzo al sacco, cena lungo il ritorno.

Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, domenica ore 12:45. Partenza ore 13:00.
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore  22:00-23:00 circa
Mezzo: Auto propria
Allegati:

Vista la natura della salita, le iscrizioni sono a numero chiuso. Le iscrizioni sono da effettuarsi al giovedì sera presso la sede sociale e prevedono una caparra di euro 10 per la prenotazione del rifugio. Per qualsiasi informazione logistica e tecnica, contattare il capo escursione.

Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI IN EMERGENZA COVID-19  

I partecipanti si impegnano a rispettare le norme di igiene, di distanziamento e quant’altro inerente all’utilizzo dei dispositivi DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) secondo quanto disposto dalle Autorità competenti al fine di limitare la diffusione del contagio virale. I partecipanti si impegnano a rispettare scrupolosamente le indicazioni e le direttive impartite dai capi-escursione responsabili dell’attuazione delle misure anticovid durante l’escursione.

I partecipanti si impegnano a COMPILARE E SOTTOSCRIVERE IL MODULO DI DICHIARAZIONE E DI CONSEGNARLO AI CAPI-ESCURSIONE PRIMA DELL’INIZIO DELL’ESCURSIONE STESSA.

Chi intende aderire è consapevole che non potrà essere ammesso:

– se sprovvisto dei necessari DPI (mascherina e gel disinfettante) e di quant’altro indicato dai capi-escursione;

– se è soggetto a quarantena, se è a conoscenza di essere stato a contatto, negli ultimi 14 giorni, con persone positive o se non è in grado di certificare di avere una temperatura corporea inferiore a 37,5°C e assenza di sintomi simil influenzali ascrivibili al Covid-19.

Durante l’escursione i partecipanti si impegnano a rispettare scrupolosamente il distanziamento di 2 metri tra le persone.

Sono vietati scambi di attrezzature, oggetti, cibi, bevande o altro tra i partecipanti non appartenenti allo stesso nucleo familiare.

E’ responsabilità dei partecipanti non disperdere mascherine o quant’altro lungo il percorso al fine di evitare inquinamento a danno di tutti ma in specialmodo delle popolazioni montane.

IL NUMERO DI PARTECIPANTI E’ LIMITATO A 20 PERSONE PIU’ I CAPI-ESCURSIONE. PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO ISCRIVERSI CONTATTANDO PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE TELEFONICAMENTE

Relazione:

Introduzione:
Il Sorapiss costituisce una delle più importanti cime del Cadore e dei 3000 delle Dolomiti.
La via normale presenta difficoltà alpinistiche non elevate (PD+, I° e II° con passaggio di III°) ma è piuttosto lunga e faticosa, si svolge in ambiente severo e la qualità della roccia è appena discreta.
Proprio per queste sue caratteristiche è molto facile trovarsi da soli a godere in via esclusiva della bellezza di questa salita.
Solo qualche bollo e rari ometti indicano la via, permettendo così a pochi ma veri appassionati di questo genere di salite, di vivere ancora un’esperienza di vera montagna.
Panorama completo a 360° per chi raggiunge la vetta.

Curiosità storica:
Proprio sul Sorapiss è stata inventata la tecnica di discesa in corda doppia. La guida Checco Lacedelli che accompagnò Grohmann nella prima salita a questa cima (1864) durante la discesa, a causa di un errore di percorso, ebbe la geniale idea di passare la corda attorno ad uno spuntone e di recuperarla tirandone un capo. Questa mossa consentì alla guida e al suo cliente di arrivare a Cortina sani e salvi, dopo 22 ore passate su questa montagna.


Salita:
GIORNO 1:
Si parcheggia poco più in alto della partenza degli impianti che portano al rifugio Scotter e si intraprende la mulattiera/sentiero 228 che porta al rifugio San Marco (h 1:20).

GIORNO 2:
Dal rifugio San Marco (1823 m) si parte sul sentiero 226 fino alla Forcella Grande (2255 m). Da qui si sale a sinistra (sentiero 246) per l’evidente vallone (Fond De Rusec) che scende dal Sorapiss fino al bivacco Slataper (2600m). Dal bivacco si sale a destra il ghiaione che in pochi minuti porta all’attacco della via normale. Di seguito la descrizione della salita vera e propria:

Cengia bassa e camino:
alla base delle rocce una freccia rossa indica l’attacco della via; si attacca una paretina di II°- che porta sulla prima cengia rocciosa della parte bassa della parete.
Si percorre la cengia verso sinistra per circa 100m (esposto con roccette) fino alla base di 2 marcati camini di circa 15 m. S’imbocca quello di sinistra e lo si risale (pass. II°+) fino a metà dove un grosso masso incastrato interrompe il camino a metà. Si prosegue in spaccata sulle due pareti levigate superando il masso (III°, 1 chiodo con cordino, passaggio chiave della via) e proseguendo fino ad un colletto di ghiaie all’uscita del camino (6 m, II°) dove si trovano 2 chiodi per la calata in doppia da 20 m da effettuare in discesa.

Cengia mediana e superiore:
dal colletto si sale verso destra per salti di roccia ben gradinata (I°/II°) fino alla base del «Giaron Alto», la conca ghiaiosa al centro della parete. Si segue la cengia verso sinistra verso la Croda Marcora, per tracce di sentiero su ghiaie, proseguendo fino allo spigolo di rocce giallo-nere della Croda.
Si salgono alcune ripide lastronate di roccia coperta di ghiaino e quindi si piega a destra salendo per la lunga cengia superiore che dirige in diagonale verso destra, arrivando sotto i torrioni di cresta.
Da qui, a destra per rampa inclinata (15 m, I°+, esposto, ghiaino), si prosegue per canale di sfasciumi fino ad un crinale di roccette e poi si devia a destra in direzione di un roccione bianco con ometto.
Seguendo in successione alcune cenge, canali e tratti di cresta, si arriva al canalone che si apre sotto la cima.

Cima:
si sale il lato sinistro del canale per una parete di 15 m con un breve camino (II°, aereo ed esposto) da cui si esce a destra su cengetta con spezzone di corda e 2 chiodi, utili per calata di 7-8 m, in discesa.
Infine, un canale gradinato conduce alla cresta finale che finisce sul piatto pianerottolo della cima con la croce di vetta (h 2:30 dall’attacco).

Discesa:
Come per la salita con un’eventuale breve calata in doppia sul camino sotto la cima e ripercorrendo la via di salita fino al colletto di ghiaie, sopra al camino iniziale.
Qui si effettua una calata in doppia di circa 20 m quindi a ritroso fino al parcheggio, passando per il Fond De Rusec, bivacco Slataper, Forcella Grande e rifugio San Marco e rifugio Scotter.

Considerando l’elevata perdita di liquidi legata alla durata dell’escursione, è consigliabile consumare una bevanda a base di malto e luppolo, detta «birra», in entrambi i 2 rifugi che si incontrano lungo il ritorno.

2020 20-60

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