Author Archives: Livio Sverzut

Anello della FORRA DEL TIMAVO – 14 marzo 2018

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Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo: Ο – Alpinismo Giovanile  Ο – Escursionismo  – Escursionismo Seniores
Capo escursione: Bertoldi Gianni De Lazzari Tiziano  
Contatti: 349 4574958 0431 92041  
Grado di difficoltà: EE per Escursionisti Esperti 
Tempi: 6.45 ore
Dislivello: 400 m    
Itinerario: Dal valico confinario italo-sloveno di Pese si raggiunge Divača, prima, e quindi Gradišče pri Divači dove inizia l’escursione.
Cartografia: Slovenska Istra 1:50.000
Sentieri CAI:  Sentieri locali
Interesse: Geologico, paesaggistico
Equipaggiamento / attrezzatura  
Pranzo: Al sacco
Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18
Mezzo: Auto propria
Allegati:  
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.

Relazione:

Dal paese di Gradišče pri Divači (m.475) si imbocca una carrareccia che s’innoltra nel bosco e che, dopo un primo bivio, si riduce a mulattiera. Seguendo questa, in pochi minuti, giungiamo ad un belvedere da cui si può ammirare un’enorme voragine con le acque impetuose del Timavo poco prima che lo stesso scompaia nelle Grotte di S. Canziano. Poi si ritorna sui propri passi per qualche centinaio di metri e, in prossimità di un palo infisso nel terreno, si segue sulla destra una traccia che in pochi minuti ci fa giungere ad un secondo belvedere. Da qui si raggiunge il paesino di Betanje che si lascia sulla destra e , quindi, si prosegue sulla carrareccia che conduce sul fondo della valle. Girando a destra ci si avvicina al greto del fiume fino in prossimità dei ruderi di antichi mulini dove si imbocca un sentiero che segue la sponda del fiume su una larga cengia fino ad abbandonarla risalendo il pendio e guadagnando l’altopiano. Qui si trovano i ruderi del castello di Školi situato su una parete a picco sul fiume. Subito dopo il sentiero comincia nuovamente a scendere verso il greto del fiume con un pendio in forte inclinazione, dove alcune corde fisse aiutano a procedere. Si continua a seguire la sponda del fiume giungendo, così, al Centro informazioni del Parco. Ripreso il cammino si giunge, in breve, ad un ponte stradale, superato il quale, si prosegue lungo la riva sinistra del fiume. Dopo un po’ il sentiero conduce ad una strada che si percorre per qualche centinaio di metri fino ad un secondo ponte, superato il quale si prende una traccia di sentiero che risale una collina arrivando sulle pareti della forra. Il sentiero, quindi, si allontana dal bordo della forra per giungere all’abitato di Naklo. Dopo il paesino si prosegue fino ad un parcheggio nei pressi del quale si diparte un sentiero scavato nella roccia che scende nella voragine. Da qui si può ammirare il ponte naturale che poco dopo attraversiamo e, dopo il del quale, si riprende a salire fino a raggiungere il sentiero dell’andata che ci riconduce alle auto.

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 0431 30283
info@caicervignano.it – www.caicervignano.it


Malga Pizzul

Mercoledì 28 febbraio 2018 – Anello di Malga PIZZUL 1532 m

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L’escursione per Malga Pizzul, parte dal parcheggio di Misincinis, che si raggiunge dalla statale che arriva a Paularo, passato il ponte sul Chiarsò, prendere in direzione Misincinis, parcheggio in via Cason di Lanza.

In direzione Ravinis lasciare la strada scendendo verso l’alveo del rio Turriea. Passato il ponte, prendere il sentiero CAI n° 441 che sale nel bosco a sinistra (tabella) proseguire fino ad un bivio dove lasciando il 441 si prende il sentiero che porta a Varleit, gruppo di stavoli ben ristrutturati posto in una radura baciata dal sole con splendida veduta verso il gruppo della Grauzaria e Sernio. Proseguire poi oltre i fabbricati salendo verso il bosco, e superando altri stavoli, si sale verso nord incrociando di nuovo il 441 che poco dopo diventa strada carrareccia.
Malga Pizzul
Si arriva ad un incrocio dove, lasciando la strada, il sentiero riprende a destra nel bosco e subito sopra si arriva ad un bivio che porta verso Malga Pizzul, si sale decisamente nel fitto bosco di abete bianco e abete rosso, proseguire attraversando dei rivoli e scoscesi traversi sempre nel bosco, che poi dirada e si esce su prati innevati sotto il monte Zermula. Si vede subito una costruzione dismessa, forse la vecchia casera, e raggiuntala, si guadagna la strada che arriva da Paularo, tutto coperto da tanta neve che ci permette di raggiungere il pianoro di Malga Pizzul direttamente.
Per il ritorno, prendere la stradadi servizio alla casera che scende a Paularo, dopo alcuni tornanti ad un bivio si lascia questa strada per prendere a sinistra la carrareccia verso gli stavoli Varleit. Avanzando si incrocia di nuovo il sentiero 441, sentiero che ora non abbandoniamo più, passando sopra la borgata ora si mantiene il sentiero fino al parcheggio.
Carta: Tabacco 09
Difficoltà: EAI-F
Dislivello: 802 m
Tempo del percorso: ore 6
Distanza: 12 km
Trasporto: mezzi propri
Altitudine min: 730 m
Altitudine max: 1532 m
Dotazione: Ciaspole ghette e ramponcini
Coordinatori: Gaspardis Andre 335 8387161 e Bertoldi Aldo 320 8324936


Monte Pizzoc

Domenica 11 febbraio 2018 – Anello del Monte PIZZOC 1567 m

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Per l’escursione odierna dell’anello del Monte Pizzoc, si parte dal Centro Ambientale del Vallorch che si trova subito a valle del villaggio cimbro del Vallorch.

I Cimbri, popolo di origine germanica, sono calati in Italia nel periodo tra il 1000 e il 1300 d.C. sistemandosi, prima, nella zona dell’altipiano di Asiago, e sparpagliandosi, poi, in varie località dell’alto veneto e del trentino. Alla fine del 1700 una comunità di Cimbri, specializzati nel lavoro di boscaioli, si è insediata sull’altipiano del Cansiglio fondando il villaggio di Vallorch appunto. Ad oggi la lingua e la cultura Cimbra sono protetti quale lingua minoritaria di diretta derivazione tedesca. Imboccata la strada che si diparte dal Centro Ambientale del Vallorch in circa 10 minuti si giunge al piccolo villaggio cimbro. Da qui si prende il sentiero F1 che sale in lieve pendenza verso sud-ovest fino a raggiungere la strada forestale Del Taffarel. Percorso un breve tratto della strada si giunge ad uno stretto tornante da cui parte, sulla destra, il sentiero F3 che si risale. Trascurato il sentiero che sale verso destra, segnalato da una tabella, si prosegue lungo il sentiero F3 fino a raggiungere i rotondi pascoli dell’Oselada.

Monte PizzocCamminando sulla cresta si può ammirare la cerchia di montagne che dalla Schiara arriva fino a Cima Manera che fa da sfondo alla sottostante Val Lapisina. Questa valle sale a Sella di Fadalto, e al lago di Santa Croce. Raggiunta la Casera Pizzoc si risale la dorsale che porta al Rifugio Vittorio Veneto e da qui alla cima del Monte Pizzoc (1567 m) spianata negli anni ’60 per ospitare una base radar militare a salvaguardia dei confini orientali. Si scende, quindi, dal lato opposto prima per prati e, poi, lungo una strada asfaltata per circa 2 Km. Si scende, quindi, lungo un canalone che si congiunge, più in basso, con una strada sterrata che ci riporta direttamente alle auto chiudendo così uno splendido anello.
Carta: Tabacco 012
Difficoltà: F-EAI
Dislivello: 460 m
Tempo del percorso: ore 5
Distanza: 11 km
Trasporto: mezzi propri
Altitudine min: 1060 m
Altitudine max: 1567 m
Coordinatori: Sverzut Livio 328 3617576 e Fregonese Fausto 347 4780860
P.S.: Vista l’attuale situazione del terreno si raccomanda di portare ciaspe e ramponcini


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