Author Archives: Nicole Salvemini

CAI-MNW Da AQUILEIA a PINETA SAN MARCO – 03 DICEMBRE 2022

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo:  – Nordic Walking
Capo escursione:

Del Bianco Sabrina

Salvemini Nicole

 
Contatti:

327 1443591

349 5012646

 
Grado di difficoltà: T Turistico
Tempi: 2:30 ore circa
Dislivello: Sviluppo 11 km    
Itinerario:

Escursione che parte dal parcheggio di Via Tullia di Aquileia verso la Marina di Aquileia fino a raggiungere le foci del fiume Natissa per poi arrivare a Pineta San Marco. Ritorno a ritroso.

Continuazione dei Corsi di Modern Nordic Walking – ACCOMPAGNATI DA LUCIA FIUMANO’ – TRAINER MNW CERTIFICATO

Cartografia:
Sentieri CAI:
Interesse:

Paesaggistico, naturalistico, storico

Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI RISPETTARE LE NOTE OPERATIVE.

Normale attrezzatura da nordic walking (bastoncini).

Pranzo: Al sacco
Luogo e ora di partenza: Ritrovo: ad Aquileia (Ud) Parcheggio Via Tullia – ore 9:00.
Luogo e ora di arrivo:

Aquileia (Ud) Parcheggio Via Tullia – ore 12:30 circa

Mezzo: Auto propria
Allegati:  
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI

Viene raccomandato ai partecipanti di rispettare le norme di igiene, di distanziamento e quant’altro disposto dalle Autorità competenti in termini di misure anti-Covid, rispettando altresì scrupolosamente le indicazioni e le direttive impartite dai capi-escursione.

COME DI CONSUETO, PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO PASSARE IN SEDE IL GIOVEDÌ PRIMA DELL’ESCURSIONE PER ISCRIVERSI O CONTATTARE PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE

Relazione:

Il percorso avrà inizio dal parcheggio di Via Tullia di Aquileia (Ud) prendendo la strada asfaltata che porta alla Marina di Aquileia. Dopo circa 200 m la strada diventa sterrata.

Attraverseremo i campi agricoli fino a raggiungere la laguna di Grado. Qui svolteremo a destra per arrivare alla foce del Fiume Natissa e ammirare gli innumerevoli cigni che trascorerranno l’inverno nelle acque tiepide della laguna.

Ritorneremo ora sui nostri passi fino al punto in cui avevamo incontrato l’argine sulla laguna e ci saliremo proseguendo in direzione est fino ad arrivare alla Pineta di San Marco. 

La Pineta di San Marco è situata nel comune di Aquileia sulla costa affacciata nella laguna di Grado. La zona rappresenta un relitto degli antichi sistemi di dune sabbiose litoranee oggi completamente spianate in seguito alle bonifiche. Il bosco, costituito da piante sempreverdi come pino domestico e pino nero, è un rarissimo residuo delle antiche pinete che ricoprivano in tempi antichi queste terre.

Sulla sommità della duna più alta sorge una chiesetta a pianta ottagonale dedicata all’evangelista: la leggenda locale vuole che San Marco fosse sbarcato proprio in questo luogo, per proseguire verso Aquileia venuto da Alessandria.

Per il ritorno faremo il percorso dell’andata a ritroso fino a raggiungere il parcheggio di Via Tullia.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE PER SOCI CAI: 10 euro (per i NON SOCI è necessario pagare anche la quota di assicurazione giornaliera di 15 euro)

E’ CONSIGLIATO CONOSCERE LA TECNICA IN OGGETTO, AVERE DIMESTICHEZZA CON L’UTILIZZO DEI BASTONCINI SPECIFICI E/O AVER GIA’ FREQUENTATO UN CORSO.

NUMERO MINIMO DI PARTECIPANTI 7

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 00431 364288
info@caicervignano.it – www.caicervignano.it
 


CAI – FORTEZZA DI OSOPPO ANELLO DEL COLLE S. ROCCO – 05 NOVEMBRE 2022

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo:  – Nordic Walking
Capo escursione:

Salvemini Nicole

Del Bianco Sabrina

 
Contatti:

349 5012646

327 1443591

 
Grado di difficoltà: T Turistico
Tempi: 3:o0 ore circa
Dislivello: Salita 200 m Discesa: 200 m

Sviluppo: 9 km

Itinerario:

Escursione che parte dal Parco del Rivellino di Osoppo (187 m) con salita alla Fortezza di Osoppo (310 m) e dopo essere scesi per la Via dei Capitelli si conclude con un anello del Colle di S. Rocco fino al punto di partenza seguendo i segnavia Cai.

Cartografia: Tabacco 1:25000 foglio 020
Sentieri CAI: 720
Interesse:

Storico, paesaggistico, naturalistico

Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI RISPETTARE LE NOTE OPERATIVE.

Normale attrezzatura da nordic walking (bastoncini).

Pranzo: Al sacco
Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 8:00. Partenza ore 8:15
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 14:00 circa
Mezzo: Auto propria
Allegati:  
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI

Viene raccomandato ai partecipanti di rispettare le norme di igiene, di distanziamento e quant’altro disposto dalle Autorità competenti in termini di misure anti-Covid, rispettando altresì scrupolosamente le indicazioni e le direttive impartite dai capi-escursione.

COME DI CONSUETO, PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO PASSARE IN SEDE IL GIOVEDÌ PRIMA DELL’ESCURSIONE PER ISCRIVERSI O CONTATTARE PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE

Relazione:

QUOTA DI PARTECIPAZIONE PER SOCI CAI: 10 euro (per i NON SOCI è necessario pagare anche la quota di assicurazione giornaliera di 15 euro)

E’ CONSIGLIATO CONOSCERE LA TECNICA IN OGGETTO, AVERE DIMESTICHEZZA CON L’UTILIZZO DEI BASTONCINI SPECIFICI E/O AVER GIA’ FREQUENTATO UN CORSO.

NUMERO MINIMO DI PARTECIPANTI 7

Relazione:

Il percorso ha inizio attraversando il Parco del Rivellino di Osoppo (187 m) seguendo le puntuali indicazioni CAI sugli alberi (sentiero 720) fino alle pendici del colle di Osoppo. Qui, poco prima di incrociare la strada asfaltata, si imbocca la pista sterrata che si stacca a sinistra. Si sale con pendenza moderata fino a raggiungere il bivio con la mulattiera che utilizzeremo più tardi per la discesa. Per ora ci si tiene ancora a sinistra innestandosi sulla strada che sale dal paese verso l’ingresso principale del Forte di Osoppo.

Da qui in poi ha inizio una sequenza di mura, bastioni e costruzioni difensive che testimoniano la millenaria epopea del colle. Oltrepassata anche la seconda cinta muraria, si accede al piazzale superiore dove ci colpisce la vista della Chiesa di San Pietro con la moderna copertura.

Seguendo con attenzione le segnalazioni CAI, si compie un piccolo anello che ci porta a visitare le zone storicamente più interessanti. Si inizia a destra dove un’ incassata stradina ci porta a lambire la polveriera principale della fortezza. In breve si esce su un ripiano erboso dal quale si prosegue a destra verso il piazzale delle cupole. Il percorso prosegue in leggera discesa fino ad un belvedere sopra lo sperone roccioso che precipita a meridione. Prima di proseguire è possibile visitare i resti del vecchio castello di Savorgnan, percorrendo l’aereo camminamento e/o attraversando i corridoi.

Si scende poi in direzione di uno specchio d’acqua e tenendosi sulla destra della Casa del Comandante, il sentiero aggira la vetta del colle, dedicata a Napoleone, alla quale possiamo accedere con un sentierino a spirale (310 m).

Il panorama che si apre da qui abbraccia completamente l’arco montuoso che si estende a settentrione: dal Monte Prat al Brancot e dal Plauris alla piccola elevazione del Faeit.

Dal punto più elevato della nostra escursione possiamo ridiscendere al piazzale della Chiesa di San Giorgio e quindi al bivio con Via del Capitelli dove si imbocca una mulattiera lastricata e scivolosa che ci porta fino alla strada asfaltata che va seguita a destra. Dopo essere passati davanti alla Chiesa di Santa Maria ad Nives si prosegue per via Tagliamento fino ad un cancello che consente l’accesso al Parco della Colonia. Il segnavia ci porta a costeggiare il campo di calcio oltre il quale si svolta a sinistra verso un grande terrapieno erboso. Arrivati alla deviazione che porta alle pendici del Colle di San Rocco, noi abbandoniamo il sentiero Cai 720 e  proseguiamo diritti per strada di terra battuta fino al parcheggio dove ci si ricongiunge con il sentiero CAI 720 che scende da Chiesa di San Rocco.

Non rimane altro che seguire attentamente i segnavia che ci ricondurranno alle case di Osoppo e quindi al punto di partenza per strada asfaltata.

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 00431 364288
info@caicervignano.it – www.caicervignano.it
 


MONTE MANGART – 18 SETTEMBRE 2022 – per le Ferrate Italiana e Slovena

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo:  – Escursionismo
Capo escursione:

Renato Taverna

Nicole Salvemini

 
Contatti:

331 2095993

349 5012646

 
Grado di difficoltà: EEA-D Ferrata difficile
Tempi:

Salita: 4 ore e mezza    Discesa: 2:00 ore    Sviluppo: 11,50 km

Dislivello: Salita 1.200 m Discesa: 780 m  
Itinerario:

Escursione ad anello dal Rifugio Sloveno Koca na Mangrtskem (1.906 m) – Forcella Mangart (2.166 m) – Bivacco Nogara (1.850 m) – Via Ferrata Italiana – Via Ferrata Slovena – Monte Mangart (2.677 m) – discesa per la Via Normale – Forcella Mangart – parcheggio (1.892 m)

Cartografia: Tabacco 1:25000 foglio 019
Sentieri CAI: 517
Interesse:

Storico, paesaggistico, naturalistico

Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI RISPETTARE LE NOTE OPERATIVE.

Oltre alla normale attrezzatura di escursionismo portare CASCO, IMBRAGO e SET DA FERRATA

Pranzo: Al sacco
Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 5:30. Partenza ore 5:45
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 18:00 circa
Mezzo: Auto propria
Allegati:  
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI

Viene raccomandato ai partecipanti di rispettare le norme di igiene, di distanziamento e quant’altro disposto dalle Autorità competenti in termini di misure anti-Covid, rispettando altresì scrupolosamente le indicazioni e le direttive impartite dai capi-escursione.

COME DI CONSUETO, PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO PASSARE IN SEDE IL GIOVEDÌ PRIMA DELL’ESCURSIONE PER ISCRIVERSI O CONTATTARE PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE

Relazione:

Vogliamo proporre la salita dell’incantevole Monte Mangart (2.677 m) dalla cui cima si gode di un panorama mozzafiato a 360° sulla Carinzia, sulla Slovenia e sul nostro Friuli Venezia Giulia.

Durante l’escursione ma soprattutto dalla vetta si possono ammirare i Laghi di Fusine dal colore verde smeraldo e la piana dell’Alpe di Tamar.

Il punto di partenza della nostra escursione è il parcheggio sito a quota 1.892 m posto poco sotto il Rifugio Sloveno Koca na Mangrtskem (1.906 m) raggiungibile con rotabile asfaltata a pagamento (euro 10,00 per autovettura) che parte dal passo del Predil.

Dal parcheggio si raggiunge Forcella Mangart (2.166 m) dalla quale si scende per il ripido sentiero n° 517, che porta all’Alpe di Tamar, fino al bivio a quota 1.850 m dove si svolta a destra fino al Bivacco F.lli Nogara (1.850 m) poco a monte del quale inizia la Via Ferrata Italiana.

Si segue il cavo per una rampa ascendente verso sinistra senza difficoltà fino ad entrare in una piccola grotta dalla quale si esce per un suggestivo foro. Si continua poi a seguire il cavo con progressiva ascesa verso sinistra alternando cenge e canaletti più ripidi ed esposti ma sempre ben attrezzati fino ad uscire su sentiero sempre attrezzato che porta alla base del secondo tratto, quello più impegnativo.

Si segue il cavo subito verticale con passaggio difficile, quindi si sale verso sinistra con l’aiuto di pioli e si traversa su una barra metallica (esposto) doppiando uno spigolo.

Si prosegue verticalmente (doppio cavo e pioli), quindi per terreno più abbattuto fino ad iniziare una traversata verso sinistra molto esposta e panoramica sulla valle (campanella). Si continua a traversare, poi si sale verticalmente per un diedro (pioli) che porta ad un nuovo traverso esposto su una barra metallica. Si prosegue l’ascesa verso sinistra fino ad uscire per un canaletto sulla cresta che si segue facilmente verso sinistra mantenendosi quasi sempre sul lato italiano fino a scendere sull’opposto versante per una rampa sempre attrezzata e confluendo sul sentiero della Via Normale che sale dalla Slovenia.

Si prosegue quindi in leggera discesa per una decina di minuti per portarsi sul versante opposto della montagna ed arrivare all’attacco della Ferrata Slovena.

Questa risale inizialmente un canale detritico scavato nella roccia (possibile caduta di pietre in caso di sovraffollamento) e prosegue per rampe fino a una piccola forcella e successivamente alla cima del Monte Mangart (2.677 m).

Per la discesa è sufficiente dalla vetta prendere il sentiero in corrispondenza di un enorme “ometto”. Attraverso un sentiero a tratti attrezzato che corre inizialmente sulla cresta del Mangart in direzione del Piccolo Mangart di Coritenza 2.393 m, per poi staccarsene in corrispondenza di una pietra miliare di confine, e quindi, con un percorso semicircolare ad aggirare la vetta, si riporta alla fine della Via Ferrata Italiana, successivamente alla Forcella del Mangart e al parcheggio.

Considerazioni finali: sono necessarie buona preparazione fisica e assenza di vertigini.

CLUB ALPINO ITALIANO
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