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Anello di Brica da Pian Meluzzo (h. max 2076 m) – Mercoledì 18 agosto 2021

Tags :

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo: Ο – Alpinismo Giovanile  Ο – Escursionismo  – Escursionismo Seniores
Capo escursione:

Renato TAVERNA

Aldo BERTOLDI

 
Contatti:

331 2095993

320 8324936

 
Grado di difficoltà: E Escursionistico  
Tempi:

complessive ore 6:30 – 7:00

Dislivello: Salita 900 m Discesa: 900 m  
Itinerario:

Escursione ad anello. Traccia: Park Pian Meluzzo (1174 m) – Bivio CAI 361-362 (1205 m) – Bivio Cason dei Pecoli (1363 m) – Ric. C.ra Valbinon (Valmenon) (1778 m) – Bivio CAI 361-369 – Forc. Val di Brica (2076 m) – Bivio CAI 369-379 – Ric. Cason di Brica (1775 m) – Bivio CAI 379-361 – Park Pian Meluzzo (1174 m)

Cartografia: Tabacco 1:25000 foglio 021
Sentieri CAI:

361-369-379

Interesse:

Paesaggistico – Naturalistico

Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI AVERE CON SE MASCHERINA E GEL DISINFETTANTE (dispositivi DPI), oltre alla normale attrezzatura di escursionismo
Pranzo: Al sacco
Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18. Partenza ore 6:30
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 17:30-18:00
Mezzo: Auto propria
Allegati:  
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI IN EMERGENZA COVID-19

I partecipanti si impegnano a rispettare le norme di igiene, di distanziamento e quant’altro inerente all’utilizzo dei dispositivi DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) secondo quanto disposto dalle Autorità competenti al fine di limitare la diffusione del contagio virale. I partecipanti si impegnano a rispettare scrupolosamente le indicazioni e le direttive impartite dai capi-escursione responsabili dell’attuazione delle misure anticovid durante l’escursione.

I partecipanti si impegnano a COMPILARE E SOTTOSCRIVERE IL MODULO DI DICHIARAZIONE E DI CONSEGNARLO AI CAPI-ESCURSIONE PRIMA DELL’INIZIO DELL’ESCURSIONE STESSA.

Chi intende aderire è consapevole che non potrà essere ammesso:

– se sprovvisto dei necessari DPI (mascherina e gel disinfettante) e di quant’altro indicato dai capi-escursione;

– se è soggetto a quarantena, se è a conoscenza di essere stato a contatto, negli ultimi 14 giorni, con persone positive o se non è in grado di certificare di avere una temperatura corporea inferiore a 37,5°C e assenza di sintomi simil influenzali ascrivibili al Covid-19.

Durante l’escursione i partecipanti si impegnano a rispettare scrupolosamente il distanziamento di 2 metri tra le persone.

Sono vietati scambi di attrezzature, oggetti, cibi, bevande o altro tra i partecipanti non appartenenti allo stesso nucleo familiare.

E’ responsabilità dei partecipanti non disperdere mascherine o quant’altro lungo il percorso al fine di evitare inquinamento a danno di tutti ma in specialmodo delle popolazioni montane.

IL NUMERO DI PARTECIPANTI E’ LIMITATO A 20 PERSONE PIU’ I CAPI-ESCURSIONE. PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO ISCRIVERSI CONTATTANDO PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE TELEFONICAMENTE

Relazione:

Indicazioni stradali.

Avvicinamento

Imboccata l’autostrada A4 al casello di Palmanova si proseguirà in direzione Venezia fino all’uscita di Pordenone-Portogruaro (pedaggio € 4,00), proseguendo quindi lungo la tangenziale fino all’uscita di Cimpello e conseguente prosecuzione verso Pordenone e la val Cellina ( attenzione a prendere la direzione a sinistra verso Pordenone ) dopo di che si raggiungerà l’abitato di Cimolais (via Montereale V.C. – Barcis). Da qui si seguiranno le indicazioni per il Parco delle Dolomiti Friulane addentrandosi nella lunga Val Cimoliana fino a giungere al park di Pian Meluzzo (transito a pagamento dalla Loc. Ponte Compol € 6,00). Si proseguirà quindi lungo la pista lasciando subito a dx la deviazione per le Bregoline, attraversando un esteso ghiaione e giungendo ad un’ampia radura limitata dal bosco.

Raggiunta la confluenza con la Val Postegae si giungerà ad un bivio lasciando a dx il segnavia CAI 362 per proseguire a sx sul sentiero principale, CAI 361, verso il Cason dei Pecoli , procedendo quindi nella direzione indicata da alcuni ometti. Di seguito si raggiungerà un importante bivio presso la radura del Cason dei Pecoli dove si lasceranno a sx la deviazione per il bivacco Marchi-Granzotto ed a dx il sentiero che risale la Val di Brica, CAI 379, che verrà utilizzato per il ritorno. Oltrepassata un’estesa radura tra grandi esemplari di abete rosso e larice si giungerà alla C.ra Valbinon (Vamenon) 1778 m oltre la quale, poco dopo, ci si immetterà verso dx sul Truoi dai Sclops proveniente da F.lla Urtisiel, segnavia CAI 369. Si raggiungerà di seguito il pianoro erboso del Campuros, lasciando a sx il segnavia CAI 367 per il vicino Passo Lavinal, iniziando a risalire il vallone alla base di Cima Valmenon raggiungendo di seguito la F.lla Val di Brica, punto più elevato dell’escursione, 2076 m, con una serie di svolte. Ci si calerà sull’opposto versante tagliando in quota i pendii ghiaiosi che scendono dalle Cime Fantulina fino ad un evidente bivio dove si abbandonerà il Truoi dai Sclops per immettersi a dx sul sentiero CAI 379 che ci condurrà dapprima verso il Cason di Brica (1745 m) e successivamente al bivio con il sentiero CAI 361 sul greto principale della Val Meluzzo. Da qui si ripercorrerà a ritroso quanto fatto in precedenza.

2020 20-60

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 0431 30283
info@caicervignano.it – www.caicervignano.it
 


Il CAI di Cervignano del Friuli ricorda Sergio Gervasutti uno degli ultimi testimoni della vita del Fortissimo

Category : Archiviato , Notizie

Si è spento, lunedì 2 agosto, Sergio Gervasutti, uno degli ultimi testimoni della breve vita del celebre alpinista Giusto Gervasutti detto il “Fortissimo”. Sergio era uno dei pochi parenti viventi, che allora, all’epoca di Gervasutti, erano ragazzini e che lo incontravano ripetutamente quando tornava nel paese natale. Cugino di secondo grado, in quanto il nonno era fratello di Valentino, padre di Giusto, ha conservato le memorie di famiglia coltivando l’ammirazione per il grande scalatore. La sezione CAI di Cervignano del Friuli ricorda con affetto e simpatia la cordiale e competente collaborazione di Sergio durante la commemorazione organizzata per la ricorrenza dei 70 anni dalla scomparsa del grande alpinista presso la locale Casa della Musica, nel novembre del 2016. Per quell’evento il CAI aveva invitato il massimo esperto di Giusto Gervasutti, lo scrittore Carlo Crovella, storico, socio del CAI di Torino e del GISM (Gruppo Italiano Scrittori di Montagna) che poté dialogare con l’esperto giornalista Sergio su tanti particolari, da lui appresi direttamente o indirettamente dalla sua famiglia. Sempre in quella occasione avvenne la riunione con la sorella Clara e con un terzo cugino, Giusto Gervasutti, così chiamato perché fu il primo nato in famiglia dopo la scomparsa dell’alpinista.

Preziosa anche la sua presenza con la sorella durante la cerimonia, organizzata dalla Sezione, per la posa di una Targa sulla facciata della casa natale di Giusto Gervasutti nell’aprile del 2017. La cerimonia era la conclusione delle lunghe ricerche per individuare la casa, condotte con la collaborazione del CAI di Torino, dove Giusto si trasferì nel 1931. La delegazione del CAI aveva quindi preso contatto con la famiglia Sandri, attuale proprietaria dell’immobile, creando così uno speciale evento rievocativo.

Clara e Sergio Gervasutti, con La Presidente del CAI di Cervignano del Friuli, Flavia Valent davanti la casa natale di Giusto (8 aprile 2017)

Ricordiamo poi la lunga intervista di Sergio Gervasutti nel video realizzato dalla Regione Autonoma FVG, “Giusto Gervasutti il solitario signore delle pareti” del 2009, in cui racconta episodi d’infanzia, aneddoti, particolari della famiglia Gervasutti e del mito che si era creato sul personaggio di Giusto. Commovente e simpatico il racconto dell’episodio in cui spiega di essere stato talmente colpito e impressionato della notte di Natale passata in parete dal Fortissimo, per scalare in solitaria il Cervino, che tempo dopo, per immedesimarsi nella situazione e provare le stesse sensazioni, passò a sua volta la notte di Natale, da solo, sul Quarnan qui in Friuli.

Mandi Sergio.

2020 20-60

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 0431 30283
info@caicervignano.it – www.caicervignano.it
 


Creta di MIMOIAS – 28 luglio 2021

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Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo: Ο – Alpinismo Giovanile  Ο – Escursionismo  – Escursionismo Seniores
Capo escursione:

BERTOLDI  Aldo

ZORAT   Marino

 
Contatti:

320 8324936

333 8363005

 
Grado di difficoltà: EE Per Escursionisti Esperti
Tempi:

Tempo totale ore 5:30

Dislivello: Salita 800 m    
Itinerario:

Da Villa Santina si percorre la statale n. 355 e dopo Ovaro si prende la strada della Val Pesarina. Si oltrepassa Pesaris e Pradibosco giungendo così a Pian di casa. Da qui si prosegue lungo la strada fino al secondo tornante dove si parcheggia (quota 1423 m).

Cartografia: Tabacco 1:25000 foglio 01
Sentieri CAI:

CAI 202, 203

Interesse:

Naturalistico,  paesaggistico

Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI AVERE CON SE MASCHERINA E GEL DISINFETTANTE (dispositivi DPI). 

Normale attrezzatura di escursionismo, bastoncini.

Pranzo: Al sacco
Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 7:00. 

Parcheggio Caramel a Palmanova ore 7:15

Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18
Mezzo: Auto propria
Allegati:  
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI IN EMERGENZA COVID-19 

I partecipanti si impegnano a rispettare le norme di igiene, di distanziamento e quant’altro inerente all’utilizzo dei dispositivi DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) secondo quanto disposto dalle Autorità competenti al fine di limitare la diffusione del contagio virale. I partecipanti si impegnano a rispettare scrupolosamente le indicazioni e le direttive impartite dai capi-escursione responsabili dell’attuazione delle misure anticovid durante l’escursione.

I partecipanti si impegnano a COMPILARE E SOTTOSCRIVERE IL MODULO DI DICHIARAZIONE E DI CONSEGNARLO AI CAPI-ESCURSIONE PRIMA DELL’INIZIO DELL’ESCURSIONE STESSA.

Chi intende aderire è consapevole che non potrà essere ammesso:

– se sprovvisto dei necessari DPI (mascherina e gel disinfettante) e di quant’altro indicato dai capi-escursione;

– se è soggetto a quarantena, se è a conoscenza di essere stato a contatto, negli ultimi 14 giorni, con persone positive o se non è in grado di certificare di avere una temperatura corporea inferiore a 37,5°C e assenza di sintomi simil influenzali ascrivibili al Covid-19.

Durante l’escursione i partecipanti si impegnano a rispettare scrupolosamente il distanziamento di 2 metri tra le persone.

Sono vietati scambi di attrezzature, oggetti, cibi, bevande o altro tra i partecipanti non appartenenti allo stesso nucleo familiare.

E’ responsabilità dei partecipanti non disperdere mascherine o quant’altro lungo il percorso al fine di evitare inquinamento a danno di tutti ma in specialmodo delle popolazioni montane.

IL NUMERO DI PARTECIPANTI E’ LIMITATO A 20 PERSONE PIU’ I CAPI-ESCURSIONE. PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO ISCRIVERSI CONTATTANDO PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE TELEFONICAMENTE

Relazione:

Dal parcheggio si imbocca la pista forestale che, dopo pochi minuti, giunge ad un bivio. Si segue, quindi, la pista di destra (segnavia CAI n. 203) che sale verso casera Mimoias. La pista sale nel bosco e dopo qualche rampa più ripida, poco sopra i 1500 m di quota, la pista aggira una costa ed entra nel vallone del rio Mimoias. Con pendenza più decisa si arriva così al punto dove la pista interseca il corso del rio Mimoias: qui la si abbandona e, senza necessità di arrivare alla vicina casera Mimoias, si piega a sinistra sul CAI n.202. Lo seguiamo per poco fino al bivio a sinistra con la traccia che ci porterà alla Creta di Mimoias (ometto e evidenti segnalazioni su un masso). Da qui in poi il sentiero è abbastanza evidente e comunque segnato con bolli rossi. Intersecato di nuovo il greto, si traversa nel bosco umido portandosi ad una costa dalla quale la pendenza inizia a farsi sentire, caratteristica costante del sentiero che ci porterà fino in vetta. Si risale, ora, in diagonale un bosco caotico e interessato da schianti dove è necessario seguire con attenzione le tracce di passaggio. Si rimonta faticosamente per zolle erbose puntando all’intaglio soprastante a cui si arriva passando sotto una liscia e colorata parete. Da qui è già visibile la nostra meta e il gradino che sorregge i pendii sommitali. Salendo l’erto pendio terminale, costituito prevalentemente da prato a tratti molto ripido, si incontra il punto più impegnativo della salita che consiste in alcuni gradoni in roccia che richiedono l’uso delle mani per mantenere l’equilibrio. Si arriva, così, alla base di un catino erboso che si contorna sulla sinistra per poi portarsi verso il bordo opposto, presso la vertiginosa cresta. Sotto la vetta si sale ancora per il ripido sentiero che con qualche svolta porta al canalino roccioso che precede di pochi metri la vetta, cima est della Creta di Mimoias (2288 m, croce, libro di vetta). La eventuale prosecuzione fino alla vetta principale (2301 m) si presenta molto esposta con passaggi di 1° grado e, comunque, riservata a escursionisti particolarmente esperti.

Per il ritorno si utilizza lo stesso itinerario.

2020 20-60

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