Riprendono lunedì 27 gennaio 2020, alle ore 20:45, nella sede del CAI di Cervignano del Friuli, le “SERATEDIMONTAGNA” organizzate dal Gruppo Culturale. Nella prima serata sarà presentato nel dettaglio il programma inverno-primavera, dedicato quest’anno ad alcuni degli alpinisti più rappresentativi. Si parlerà delle loro gesta e delle loro imprese senza tralasciare la storia, gli aspetti umani, la vita quotidiana e soprattutto il modo di vivere la montagna.
Seguirà un piccolo ma doveroso tributo a quella “meglio gioventù” che il 2019, anno tragico per l’alpinismo, ha sottratto al mondo intero: tra i tanti i giovanissimi e straordinari David Lama e Tom Ballard, assieme al nostro Daniele Nardi. La loro perdita ha sconvolto nel profondo la comunità alpinistica internazionale. “Un vuoto incolmabile”, “una grande tragedia” sono state le esclamazioni dei maggiori alpinisti mondiali tra cui Reinhold Messner, il valdostano Hervé Barmasse, l’americano Conrad Anker, e tanti altri. Ma come spesso succede in questi eventi, oltre alle riflessioni più profonde sul senso dell’alpinismo, non sono mancate le polemiche, le dispute e le discussioni, tristemente anche dal mondo alpino stesso.
Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo. L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
Relazione:
L’escursione odierna sostituisce l’escursione, prevista in calendario, a Casera Palantina che non si può fare per l’inpraticabilità dei sentieri che la raggiungono a causa degli schianti provocati dalla tempesta Vaia.
Lasciata l’auto nel parcheggio dietro la chiesa di Camporosso ci si incammina sulla strada che, dopo circa 900 metri si incontra un primo bivio con, a destra, l’inizio della pista forestale segnavia cai 508 e a sinistra la pista segnavia cai 506. Imboccata quest’ultima la si segue lungamente con un percorso in leggera salita. Giunti a quota 1058 m la pista termina in corrispondenza del guado del torrente Cella e sulla sponda opposta il percorso prosegue su un sentiero particolarmente sconnesso ed in salita piuttosto forte. A quota 1275 m ritroviamo nuovamente la pista forestale ed il percorso nuovamente diventa quasi pianeggiante fino a giungere, poco dopo, al gruppo di case che includono l’agriturismo Gacceman.
Il segnavia 506 continua verso sud con percorso inizialmente in leggera discesa fino a quota 1266 m dove la pendenza si fa più pronunciata. A quota 1165 m si incontra un bivio dove tralasciando la pista di destra (diretta in valle di Ugovizza) si prosegue a sinistra che in leggera discesa ci conduce a sella Vuom. Abbandonato a destra il sentiero cai 806 si prosegue diritti lungo la pista senza segnavia che, dopo un primo tratto in falsopiano, percorre una serie di curve con una pendenza più marcata fino ad incontrare una baita a quota 1000 m circa. Poco dopo si incontra un bivio dove si prosegue imboccando la pista di sinistra che con leggere salite e lunghe discese ci porta a guadare il torrente Cella e, poco dopo, a incontrare il bivio che chiude l’anello. Da qui si percorre la strada percorsa all’andata e che ci riconduce al punto di partenza.
CLUB ALPINO ITALIANO Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti” Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD) Tel. 0431 30283 info@caicervignano.it – www.caicervignano.it
Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
Relazione:
La conca di Sauris è un territorio dove il pascolo ancora oggi, nonostante l’abbandono, domina incontrastato e dove in pochi chilometri si trovano concentrate numerose malghe. La facilità d’accesso, la rete dei collegamenti e la ricchezza d’acqua rendono quest’area particolarmente vivace nel settore dell’alpeggio. Meta della nostra escursione odierna è la malga Pieltinis posta nella conca tra i monti Pieltinis e Torondon.
Lasciata l’auto nei pressi del prosciuttificio Wolf ci si incammina lungo la strada che sale verso nord con segnavia 2a. Al bivio posto a quota 1350 m (sopra l’arrivo superiore dell’impianto di risalita) si sale a sinistra fino a quota 1400 m dove si incontra l’inizio del sentiero CAI 218. Ci si dirige, quindi, su questo sentiero in direzione est (a destra) addentrandosi nel bosco di abeti e faggi fino al bivio che si incontra a quota 1673 m. Trascurato il sentiero che scende verso destra si continua a salire lungo il sentiero di sinistra che in breve raggiunge la poco marcata insellatura di quota 1732 m alla base del monte Rinderperk. Da qui si continua in campo aperto verso nord-ovest attraversando a mezza costa, tra gli arbusti, per un marcato solco che dolcemente attraverso i pascoli ci porterà alla casera Pieltinis.
Per il ritorno si ripercorre la stessa strada di salita fino al bivio di quota 1673 m dove si prende il sentiero che si stacca verso sinistra scendendo verso sud-est prima e verso sud-ovest poi, ci conduce al rifugio Eimblat de Ribn e da qui per la strada sterrata contrassegnata 2a fino ai stavoli Raitm chiudendo così l’anello e, per la strada percorsa in salita, si arriva fino alle auto.
CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 0431 30283
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