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Foto gruppo con assegno

Progetto “SOS MONTAGNA” CAI CERVIGNANO DEL FRIULI

Category : Archiviato , Notizie

Domenica 16 giugno un importante gruppo di circa 70 soci del CAI di Cervignano, si è recato a Collina di Forni Avoltri per la consueta apertura della stagione escursionistica in montagna. Oltre le varie attività sociali terminate con un pranzo presso il Rifugio Tolazzi, ci aspettava l’appuntamento con la solidarietà. Ci siamo recati presso lo Staipo da Canobio dove ad aspettarci c’erano altre due associazioni del cervignanese, CORIMA e BLIZZARD RUN. Dal mese di novembre il CAI di Cervignano, sta promuovendo l’iniziativa “SOS MONTAGNA” ideata da alcuni soci con lo scopo di dare un aiuto concreto ad alcune realtà delle zone colpite ad ottobre dalla tempesta VAIA. Una parte del ricavato è già stata donata a due attività di Forni di Sotto nel mese di marzo concludendo una prima parte di raccolta fondi , mentre la seconda parte è stata consegnata domenica 16 giugno ad un apicoltore di Forni Avoltri,  Ivan Romanin, che proprio a causa di quel forte maltempo perse gli alveari e di conseguenza le api, che da tempo allevava con molta cura e passione, provocandogli ingenti danni.
Firma assegno
Grazie a molte realtà commerciali di Cervignano e alle due associazioni che ci hanno sostenuto siamo riusciti a consegnare a Ivan la modesta cifra di 1820 euro che lo aiuterà a ripristinare gli alveari. A tal proposito è stata fatta da lui una lezione, davanti ad un pubblico di giovani e meno giovani alpinisti  della nostra sezione, nella quale spiegava l’importanza che hanno le api per il nostro ecosistema. Come CAI siamo molto soddisfatti nel vedere che molte persone hanno collaborato e sostenuto questa nostra iniziativa ed oltretutto per noi è un dovere ed un piacere aiutare le nostre amate montagne a rinascere dopo un così grande disastro. Ci siamo resi anche disponibili a fare gruppo per il ripristino dei sentieri più danneggiati, e abbiamo già iniziato una collaborazione con il comune di Forni di Sopra e la sezione CAI locale per questo motivo. A conclusione ci atteniamo al primo articolo dello Statuto del CAI, ossia promuovendo le nostre montagne attraverso la cultura, l’alpinismo e la tutela dell’ambiente montano in tutte le sue sfaccettature. Un sentito ringraziamento va naturalmente a tutti coloro che nel loro piccolo hanno dato una mano per permettere tutto ciò. 
 
La Presidente  del CAI Cervignano del Friuli

Monte Schiaron

Monte Schiaron – Mercoledì 19 giugno 2019

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Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo: Ο – Alpinismo Giovanile  Ο – Escursionismo  – Escursionismo Seniores
Capo escursione:

SVERZUT   Livio

TOLLOI   Lucio

 
Contatti:

328 367576

335 1341217

 
Grado di difficoltà: E Escursionistico
Tempi: 4.30 ore
Dislivello: Salita 750 m    
Itinerario:

Si raggiunge la località di Costalta (S. Pietro di Cadore) si imbocca la strada che sale a Forcella Zovo e qui si parcheggia nei pressi del rifugio omonimo e da qui verso il Monte Schiaron.

Cartografia: Tabacco 01
Sentieri CAI:

169, 196

Interesse:

Storico, paesaggistico e naturalistico

Equipaggiamento / attrezzatura

Equipaggiamento da media montagna e bastoncini

Pranzo: Al sacco
Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 7:00. Palmanova parcheggio Caramel ore 7:15
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18
Mezzo: Auto propria
Allegati:  
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.

Relazione:

Giunti a forcella Monte Zovo ci si incammina lungo la strada antistante il rifugio (segnavia CAI 154), abbandonandola poco dopo per prendere, a destra, una traccia non segnata che ripercorre un sentiero di guerra. Si intravedono, camin facendo, tracce di trincee con resti di postazioni di cannoni fino a giungere ad una cengia abbastanza esposta e in alcuni tratti attrezzata. Al termine delle attrezzature il sentiero entra in una caverna che si attraversa uscendo sul lato opposto dove inizia la discesa fino a raggiungere il sentiero CAI 169. Lo si segue verso sinistra risalendo la val Vissada con una leggera  pendenza. Quando il sentiero prende a salire più decisamente si intravede, sulla destra, la grande cascata formata dal rio Vissada che precipita per diverse decine di metri. Si continua a salire fino a sopra la cascata ove si attraversa il torrente per riprendere il sentiero sul lato opposto, ora con pendenza più moderata, che risale interamente il vallone dominato dalle Crode di Logherin. Giunti quasi a forcella Logherin si svolta a sinistra per risalire la dorsale erbosa che conduce alla base delle rocce del Monte Schiaron. Giunti alla base delle rocce si seguono i segnavia che portano verso destra, prima, e gli ometti, poi, che ci conducono sul versante sud dove una traccia tra l’erba conduce in cima del Monte Schiaron.

Monte Schiaron

Per la discesa si segue il percorso di salita fino a forcella Logherin e da qui, per prati, trova il bivacco Vissada. Sempre per prati si raggiunge il monumento di guerra e, quindi, si ritrova il sentiero CAI 169 poco prima del guado sopra la cascata. Si percorre, quindi, questo sentiero che in breve ci riconduce al rifugio e alle macchine.

IL PERCORSO PRESENTA DIFFICOLTA’ DI GRADO “E” FINO ALLA BASE DELLE ROCCE SOMMITALI DOVE LA DIFFICOLTA’ RAGGIUNGE IL GRADO “EE”.

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 0431 30283
info@caicervignano.it – www.caicervignano.it
 


Mercoledì 5 giugno 2019 – Anello del Monte Colmajer (1858 m)

Tags :

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo: Ο – Alpinismo Giovanile  Ο – Escursionismo  – Escursionismo Seniores
Capo escursione:

CASTELLAN Ferdinando

FREGONESE Graziano

 
Contatti:

340 6680515

346 6853375

 
Grado di difficoltà: E Escursionistico
Tempi:

Tempo totale ore 4,30

Dislivello: Salita 600 m    
Itinerario:

Dopo Ampezzo si segue, a destra, la strada che sale al Passo Pura. Giunti al passo si parcheggia l’auto davanti il rifugio Tita Piaz.

Cartografia: Tabacco 02
Sentieri CAI: 238
Interesse:

Storico, paesaggistico e naturalistico

Equipaggiamento / attrezzatura

Equipaggiamento da media montagna e bastoncini

Pranzo: Al sacco
Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, ore 7,15

Palmanova parcheggio Caramel ore 7,30

Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18
Mezzo:

Mezzi propri

Allegati:  
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.

Relazione:

Si imbocca la strada forestale che parte a fianco del rifugio Tita Piaz che si percorre per pochi metri abbandonandola per seguire il sentiero CAI 238. Il percorso sale in maniera decisa fino a raggiungere il limitare della radura di Casera Nauleni dove si incontra una traccia di sentiero che sale verso destra. Seguiamo questa traccia con pendenza moderata ed, in poco tempo, si raggiunge Forchia Nauleni (1703 m) dove ci si affaccia sulla Valle del Tagliamento e Ampezzo. Il sentiero piega, quindi, a sinistra prendendo a salire con pendenza decisa lungo una traccia scavata nel pendio erboso. Più in alto la pendenza si attenua con un traverso che raggiunge la cresta del Monte Colmaier e con una serie di modesti saliscendi ci porta in cima (1858 m).

Il sentiero prosegue in discesa sul versante opposto fino a raggiungere l’insellatura di Forchia Grande e, dopo una breve salita ed una successiva discesa, si raggiunge l’intaglio di Forchia Piccola.

Da qui si segue il sentiero di sinistra che scende a Casera Colmaier, bella struttura adibita a bivacco,  e quindi, sempre seguendo il sentiero, prima, e la strada forestale, poi, ambedue che portano il numero di segnavia 238, si raggiunge il ricovero Casera Nauleni. Dopo poche decine di metri dalla casera si incontra il bivio che chiude l’anello. Si segue il sentiero già percorso in salita che in breve ci riporta alla macchina.

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 0431 30283
info@caicervignano.it – www.caicervignano.it
 


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