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Ferrata del Monte Zermula 2143 m – 21 ottobre 2018

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo: Ο – Alpinismo Giovanile – Escursionismo Ο – Escursionismo Seniores
Capo escursione: Baruzzo Mauro Vrech Carlo  
Contatti: 338 8559 872 335 1858 723  
Grado di difficoltà: EEA Per escursionisti esperti, con attrezzatura
Tempi: 5 ore circa
Dislivello: Salita 700 m Discesa: 700 m  
Itinerario: Da passo Cason di Lanza 1552 m salita attraverso la ferrata nord al Monte Zermula 2143 m, discesa alla Forca di Lanza, salita attraverso la ferrata sud al Zuc della Guardia 1911 m, discesa fino al passo Cason di Lanza.
Cartografia: Tabacco 1:25000 foglio 009
Sentieri CAI:  
Interesse: Paesaggistico
Equipaggiamento / attrezzatura Casco, imbrago e set da ferrata
Pranzo: Al sacco
Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 7.
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 17,30 circa
Mezzo: Auto propria
Allegati:  
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.

Relazione:

Ferrata del Monte Zermula 2143 m e Zuc della Guardia
Passo Cason di Lanza – Alpi Carniche

Iniziamo a camminare sulla comoda carrareccia che conduce verso la caserma della Guardia di Finanza. Subito dopo prendiamo una traccia di sentiero segnalata che si dirama sulla destra e senza particolari difficoltà, arriviamo alla base della via ferrata. L’inizio della ferrata è indicato da una targa metallica e, dopo aver indossato casco, imbrago e kit da ferrata, affrontiamo la prima rampa della Ferrata dell’Amicizia che sale un diedro obliquo. Questi primi metri richiedono dei movimenti atletici; usciti dal diedro, la verticalità e conseguentemente le difficoltà si abbassano. La via prosegue senza particolari difficoltà su percorso logico in direzione di una placca posta nei pressi di un imponente diedro. Usciti dal successivo canale troviamo sulla sinistra la cassetta metallica rossa contenente il libro della ferrata. Poi attraversiamo ancora un tratto verso sinistra e affrontiamo l’ennesimo canalino. Al termine del canalino saliamo un altro diedro al termine del quale, in direzione sinistrosa, per facili placche usciamo al sole sulla erbosa parete sud dello Zermula. Proseguiamo su comodo sentiero verso la cima dello Zermula (2143 m s.l.m.). Dalla vetta, prendiamo il sentiero che, andando verso sud-est ci porta alla Forca di Lanza (1831 m s.l.m.). Dalla Forca di Lanza scendiamo per un centinaio di metri fino a quando incontriamo, sulla destra, un cartello che ci indica lo Zuc della Guardia. Seguiamo la traccia di sentiero che inizialmente si destreggia nei meandri di una vecchia trincea, per poi svilupparsi su una cengia erbosa a mezza costa fino ad arrivare all’attacco della Via Ferrata degli Alpini, identificata da una targa metallica. All’inizio si sale una scaletta metallica, alta una decina di metri, che rappresenta il primo strappo verticale della via. Dopo averla superata, proseguiamo su facili rocce seguendo il cavo metallico che porta agevolmente sulla vetta dello Zuc della Guardia (1911 m s.l.m.). Discesa: seguiamo la traccia di sentiero che si sviluppa sul versante Nord-Ovest. Dopo pochi metri incontriamo una catena e, superatala, continuiamo sul sentiero attrezzato fino alla base della parete, da dove seguiamo il sentiero che riporta in breve al passo Cason di Lanza.

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 0431 30283
info@caicervignano.it – www.caicervignano.it
 


Creta di MEZZODI’ (1806 m) – Mercoledì 17 ottobre 2018

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Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo: Ο – Alpinismo Giovanile  Ο – Escursionismo  – Escursionismo Seniores
Capo escursione: OLIVO Aulo FREGONESE Graziano  
Contatti: 335 7280035 346 6853375  
Grado di difficoltà: E Escursionistico
Tempi: Salita ore 3 discesa ore 2
Dislivello: 1000 m Discesa: 510 m  
Itinerario: Si risale la val D’Incaroio verso Paularo fino al bivio per Lovea. Subito prima della frazione di Lovea si imbocca a sinistra la rotabile che sale agli stavoli Chiampees dove si parcheggia.
Cartografia: Tabacco 09
Sentieri CAI: CAI 416
Interesse: Paesaggistico
Equipaggiamento / attrezzatura  
Pranzo: Al sacco
Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 7. Palmanova parcheggio Caramel ore 7,15
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18
Mezzo: Auto propria
Allegati:  
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.

Relazione:

Lasciata l’auto si imbocca la stradina cementata che, in pochi minuti, ci porta allo stavolo Pignuleet dove inizia sulla destra il sentiero CAI 416. Il sentiero sale a comodi tornanti fino ad incontrare il letto di un torrente. Poco dopo si giunge al bivio con il sentiero 455 che si lascia sulla destra proseguendo lungo il sentiero 416 che, con alcuni tornantini ed un successivo traverso, ci conduce al rifugio Monte Sernio. Appena fuori dal rifugio si lascia a destra il sentiero che sale al monte Sernio per proseguire sul sentiero 416 che continua nel bosco verso nord-est. A poco a poco la mughetta prende il sopravvento sul bosco interrotta soltanto in alcuni punti da brevi zone detritiche. Si sale ora a svolte regolari tra i bassi mughi che ci lasciano spazio per ammirare la mole maestosa del vicino Monte Sernio. Più in alto si sfiora uno stretto intaglio che si apre su Paularo e la Valle del Chiarsò e da qui in moderata pendenza verso la linea di un crinale tra i mughi. Poco prima della cresta finale, sulla sinistra, si incontra una traccia di sentiero che conduce in vetta della Creta di Mezzodì (1806 m). Ridiscesi al bivio si segue verso sinistra il sentiero 416 che continua lungo un’articolata cresta rocciosa fino a giungere a un cimotto che si apre sulla sottostante Val D’incaroio. Per il ritorno si segue il percorso di salita.

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
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Antonella Fornari

Le donne e la Prima Guerra Mondiale – di Antonella Fornari – Cervignano del Friuli – Casa della Musica, 14 ottobre 2018

In occasione dell’ evento “Festival del coraggio” organizzato dal Comune di Cervignano del Friuli e dall’associazione culturale “Bottega errante” nei giorni 12, 13 e 14 ottobre, anche la nostra Sezione del CAI collaborerà con un evento molto interessante che si terrà

domenica 14 alle ore 16,30 presso la Casa della Musica.

Locandina Antonella Fornari

Ospite Antonella Fornari scrittrice e alpinista cortinese che ci presenterà una proiezione in dissolvenza, sonorizzata con commenti dal vivo intitolata

“Le donne e la Prima Guerra Mondiale”,

i mondi e le storie delle “donne di guerra” tra Cadore, Ampezzo e Carnia.

“Le donne e la Prima Guerra Mondiale: una storia in gran parte ancora tutta da raccontare, fatta di azioni che non ebbero mai la ribalta della cronaca ufficiale, ma che ne costituirono la trama silenziosa e nascosta.
Antonella Fornari ha ricostruito alcune di queste storie tra Cadore Ampezzo e Carnia, inseguendo le tracce sopravvissute nella memoria degli eredi, negli archivi privati, nei luoghi stessi del conflitto. Il risultato è un volume di oltre 130 pagine ed altrettante foto in cui rivivono i mondi e le vicende delle “donne di guerra”. Mamme, mogli, sorelle, vedove, bambine, alpiniste, donne soldato: le loro vite irripetibili, il mistero della vita e della morte, il coraggio di esserci nonostante tutto. Antonella narra tutto questo con la consueta passione, cercando di dar voce a queste donne.

“La forza del loro coraggio pulsa ancor oggi nelle testimonianze da loro lasciate, veri e propri segni di una presenza determinante nell’evoluzione del conflitto. Parlarne oggi a cento anni di distanza è un atto dovuto di rispetto, ma anche un omaggio a queste donne il cui amore per i propri uomini e per la propria terra seppe oltrepassare la potenza dei politici e la prepotenza delle nazioni, seppe cancellare il colore delle divise, riempì i fossi delle trincee perché non ci fosse più divisione.”

Ingresso libero


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