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17 SETTEMBRE 2023 – Alpinismo su roccia – Monte Cridola 2.581 m – via normale da Chiandarens

Tags :

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo:  – Quota 2000
Capo escursione:

Carlo Vrech

Contatti:

335 1858723

Grado di difficoltà: PD Alpinismo poco difficile
Tempi:

Salita ore 4:30 circa, sviluppo totale circa 13 km.

Dislivello:

Salita 1.450 m circa

Come per la salita

Itinerario:

Salita con tratti di I e II grado al Monte Cridola da Chiandarens, passando per il rifugio Giaf (1.400 m) e la Forcella Scodovacca (2.043 m).

Cartografia: Tabacco 1:25000 foglio 016
Sentieri CAI:

346, 344

Interesse:

Paesaggistico, alpinistico

Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI RISPETTARE LE NOTE OPERATIVE.

Oltre alla normale attrezzatura di escursionismo, portare imbraco e casco.

Pranzo: Al sacco
Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 6:00. Partenza ore 6:15
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 17:30 circa
Mezzo: Auto propria
Allegati:
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI

COME DI CONSUETO, PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO PASSARE IN SEDE IL GIOVEDÌ PRIMA DELL’ESCURSIONE PER ISCRIVERSI O CONTATTARE PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE

Relazione:

Si parte attraversando il ponticello sul Torrente Giaf (1.050 m) e si prosegue nella carrareccia per circa 500 metri per poi imboccare il Sentiero CAI 346 che si inerpica nel bosco. Il sentiero porta, in circa 45 minuti, al rifugio Giaf.

Da qui, proseguendo sul sentiero 346, si arriva in circa 1 ora e mezza, alla Forcella Scodovacca, a più di 2.000 metri di quota, da dove comincia la salita vera e propria.

Alcuni metri dopo la forcella si segue la traccia che, con alcuni bolli rossi, sale sulla destra lungo il franoso e ripido ghiaione che sale alla Tacca del Cridola con alcuni facili passaggi su roccia e fra i massi, facendo attenzione a non far cadere sassi dato il terreno molto franoso. Dalla Tacca del Cridola piegare a sinistra per traccia segnata, raggiungendo una sella.

Da qui comincia un percorso che si alterna fra divertenti paretine di I e II grado, alcuni traversi, qualche zig-zag fra cengette e tratti di sentiero su roccette. Tutto comunque su roccia buona e affidabile, a differenza del primo tratto fino alla sella.

Il tratto di II grado è uno solo e si sviluppa per non più di una quindicina di metri.

Discesa:

Come per la salita, possibilità di assicurazione in alcuni punti dotati di anelli o spit.

NOTA:

Salita con alcuni brevi tratti di arrampicata dove di norma NON si procede in cordata.

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 00431 364288
info@caicervignano.it – www.caicervignano.it


Monte Pelmo (3.168 m) Via Normale per cengia di Ball – 4 e 5 Agosto 2023

Tags :

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo:  – Quota 2000
Capo escursione:

Della Silvestra Andrea

Contatti:

347 3249278

Grado di difficoltà: PD- Alpinismo poco difficile
Tempi:

2 ore circa da Zoppè al rifugio Venezia – 4 ore circa dal rifugio Venezia alla cima

Dislivello:

Salita 1° giorno 400 m – 2°giorno 1.250 m

Discesa:

1.650 m

Itinerario:

Salita al monte Pelmo per via normale da Zoppè di Cadore

Cartografia: Tabacco 1:25000 foglio 025
Sentieri CAI:

456 – 480

Interesse:

Paesaggistico, alpinistico

Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI RISPETTARE LE NOTE OPERATIVE.

Oltre alla normale attrezzatura di escursionismo, portare l’imbrago e il casco.

Pranzo:

Al sacco il primo giorno e per la salita alla cima, sera mezza pensione rifugio Venezia

Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18. Partenza ore 11:00
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, tardo pomeriggio
Mezzo: Auto propria
Allegati:
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI

COME DI CONSUETO, PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO PASSARE IN SEDE IL GIOVEDÌ PRIMA DELL’ESCURSIONE PER ISCRIVERSI O CONTATTARE PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE

Relazione:

Monte Pelmo (3.168 m) Via Normale per cengia di Ball
Partenza: Zoppe di Cadore (1.545 m)
Dislivello: 1° giorno – 400 m, 2° giorno – 1.250 m
Difficoltà: sentiero alpinistico (PD-, II°)

1°GIORNO

Da Zoppè di Cadore (1.545 m) lasciare l’auto alla fine del paese nei pressi di un parcheggio.
Risalire la rotabile 456 fino ad un bivio dove sulla sinistra trovo le indicazioni per il rifugio Venezia (1.946 m) che lo si raggiunge in circa 2:00 ore.

2°GIORNO

Dal Rifugio Venezia (1.946 m) risalire il sentiero 480 verso nord-ovest dove in circa 20 minuti si raggiunge l’attacco della Cengia di Ball.
Proseguire lungo l’esposta cengia fatta di cornici più o meno ampie seguendo sporgenze e rientranze di tre canali successivi fino a raggiungere il famoso passo del gatto (II° punto più difficile).
Superato il passo si prosegue lungo la cengia e si arriva così al bordo inferiore del grande catino detritico posto tra i due spalloni del monte Pelmo.
Si segue una traccia a tornanti (ometti) fino alla base di una parete poi verso sinistra fino ad accedere alla conca del nevaio superiore.
Risalire i gradoni sulla destra superando una fascia rocciosa, il nevaio, e puntando verso sinistra arrivare alla sella (circa 3.000 m) tra la vetta e la spalla sud-ovest.
Da qui seguire la cresta sempre per piccole cenge e gradoni fino a poco sotto la vetta dove, vinto l’ultimo passaggio la si raggiunge a quota 3.168 m.
(4:00 ore circa dal rifugio Venezia).
Discesa lungo la via di salita.

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 00431 364288
info@caicervignano.it – www.caicervignano.it


GRAN PILASTRO (Hochfeiler) 3.510 m – Alpi Aurine – 30 giugno – 1° luglio 2023 – Alpinismo Alta Quota

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Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo:  – Quota 2000
Capo escursione:

Ivano Roppa

Contatti:

347 4049868

Grado di difficoltà: F+ Alpinismo facile
Tempi:

1° giorno: salita: 3:20 ore – 2° giorno: salita 2:30 ore, discesa: 5:00 ore circa

Dislivello:

Salita 1° g: 1.000 m; 2° g: 800 m

Discesa 2° g: 1.800 m. Sviluppo totale 18 km.

Itinerario:

Dalla Val di Vizze si sale al Rifugio Gran Pilastro (2.710 m) attraversando boschi e prati montani; si prosegue poi, il giorno successivo, rimontando il costone sopra il Rifugio per arrivare infine sulla la esile cresta finale che porta in vetta (3.510 m).

Cartografia:

Tabacco 1:25000 foglio 037

Sentieri CAI:

Segnavia 1 e 1A

Interesse:

Alpinistico, paesaggistico

Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI RISPETTARE LE NOTE OPERATIVE.

Abbigliamento da alta montagna. Attrezzatura: piccozza, ramponi con anti zoccolo, imbragatura, casco, 2 moschettoni ghiera, cordino da ghiacciaio, occhiali da sole, crema solare, saccolenzuolo per pernotto in rifugio (ciabatte disponibili in rifugio).

Pranzo:

Mezza pensione al Rifugio. Venerdì e sabato pranzo al sacco.

Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 4:50. Partenza ore 5:00
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 22:30 circa
Mezzo: Auto propria
Allegati:
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI

COME DI CONSUETO, PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO PASSARE IN SEDE IL GIOVEDÌ PRIMA DELL’ESCURSIONE PER ISCRIVERSI O CONTATTARE PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE

Relazione:

  • POSTI LIMITATI PER QUESTA ESCURSIONE.
  • QUOTA DI PARTECIPAZIONE: 10 EURO A PERSONA.

Il Gran Pilastro, alto 3.509 m, è la montagna più alta delle Alpi dello Zillertal e fu scalato per la prima volta il 24 luglio 1865 dal rinomato alpinista viennese Paul Grohmann con le guide alpine Georg Samer di Ginzling e Josef Fuchs originari dalla Val di Vizze . La vista che si apre su questa imponente vetta di tremila e cinquecento metri, circondata da ghiacciai bianchissimi, è spettacolare!

1° GIORNO:

L’escursione sul Gran Pilastro per la via normale inizia nel terzo tornante della vecchia strada sterrata del Passo di Vizze, che si dirama dietro la frazione di Stein alla fine della Val di Vizze (1.710 m).

Qui si segue il sentiero n. 1, che attraversa dapprima l’impetuoso rio di Sopramonte e poi sale verso il Rifugio Gran Pilastro (2.710 m) attraverso boschi e prati montani ricoperti di pietre sparse.

Dopo circa due ore di salita per lo più regolare, si raggiunge un bivio dove si continua a destra sul sentiero 1, superando un breve e facile tratto attrezzato. Circa 3:00 ore dal parcheggio.

2° GIORNO

Si intraprende la salita dal sentiero che passa alle spalle del rifugio tagliando diagonalmente il pendio, verso sinistra. Raggiungiamo un tratto di roccette esposte (funi metalliche fisse) in un punto caratterizzato dalla presenza di numerose stelle alpine (vietato raccoglierle). Scavalcata la paretina, si raggiunge l’ampia spalla soprastante; la rimontiamo lungamente verso destra, con facili roccette, mantenendoci lungo l’orlo del burrone che precipita in direzione del rifugio e della Vedretta del Gran Pilastro. La faticosa e lunga salita è normalmente sgombra dalla neve nella seconda parte dell’estate. La salita segue la cresta sud-occidentale del Gran Pilastro caratterizzata da blocchi e lastre di roccia. È leggermente esposta, ma in piena estate è per lo più priva di neve. Se c’è ancora neve o ghiaccio, in quest’ultima sezione sono necessari ramponi e piccozza per salire in sicurezza. Circa 2 ore e mezza dal Rifugio.

Sulla cima del Gran Pilastro accanto alla croce di legno, a 3.510 m di altitudine, si apre una vista quasi infinita: mentre la Valle dello Zillertal con il bacino idrico Schlegeisspeicher sta letteralmente ai nostri piedi, nelle giornate limpide lo sguardo spazia sulle vicine cime di tremila metri: dalla vicina Weißkarferner (Vedretta di Quaira Bianca), verso occidente le Stubaier Alpen, poco più a sud, già in territorio italiano, i monti di Fundres (Pfunderer Berge) con il Picco della Croce (Wilde Kreuzspitze). In territorio austriaco, verso nordovest, i massicci dello Schrammacher, dell’Olperer e il Fußstein. A oriente si nota il crinale delle Alpi Aurine con, in primo piano, le cime del Mesule (Großer Möseler) e della Punta Bianca (Hoher Weißzint).

Il pilastro di confine accanto alla croce di vetta che attraversa il Gran Pilastro, segna il confine tra Italia e Austria.

La discesa dal Gran Pilastro avviene lungo la via di andata.

CLUB ALPINO ITALIANO
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