Domenica 11 febbraio 2018 – Anello del Monte PIZZOC 1567 m

Monte Pizzoc

Domenica 11 febbraio 2018 – Anello del Monte PIZZOC 1567 m

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Per l’escursione odierna dell’anello del Monte Pizzoc, si parte dal Centro Ambientale del Vallorch che si trova subito a valle del villaggio cimbro del Vallorch.

I Cimbri, popolo di origine germanica, sono calati in Italia nel periodo tra il 1000 e il 1300 d.C. sistemandosi, prima, nella zona dell’altipiano di Asiago, e sparpagliandosi, poi, in varie località dell’alto veneto e del trentino. Alla fine del 1700 una comunità di Cimbri, specializzati nel lavoro di boscaioli, si è insediata sull’altipiano del Cansiglio fondando il villaggio di Vallorch appunto. Ad oggi la lingua e la cultura Cimbra sono protetti quale lingua minoritaria di diretta derivazione tedesca. Imboccata la strada che si diparte dal Centro Ambientale del Vallorch in circa 10 minuti si giunge al piccolo villaggio cimbro. Da qui si prende il sentiero F1 che sale in lieve pendenza verso sud-ovest fino a raggiungere la strada forestale Del Taffarel. Percorso un breve tratto della strada si giunge ad uno stretto tornante da cui parte, sulla destra, il sentiero F3 che si risale. Trascurato il sentiero che sale verso destra, segnalato da una tabella, si prosegue lungo il sentiero F3 fino a raggiungere i rotondi pascoli dell’Oselada.

Monte PizzocCamminando sulla cresta si può ammirare la cerchia di montagne che dalla Schiara arriva fino a Cima Manera che fa da sfondo alla sottostante Val Lapisina. Questa valle sale a Sella di Fadalto, e al lago di Santa Croce. Raggiunta la Casera Pizzoc si risale la dorsale che porta al Rifugio Vittorio Veneto e da qui alla cima del Monte Pizzoc (1567 m) spianata negli anni ’60 per ospitare una base radar militare a salvaguardia dei confini orientali. Si scende, quindi, dal lato opposto prima per prati e, poi, lungo una strada asfaltata per circa 2 Km. Si scende, quindi, lungo un canalone che si congiunge, più in basso, con una strada sterrata che ci riporta direttamente alle auto chiudendo così uno splendido anello.
Carta: Tabacco 012
Difficoltà: F-EAI
Dislivello: 460 m
Tempo del percorso: ore 5
Distanza: 11 km
Trasporto: mezzi propri
Altitudine min: 1060 m
Altitudine max: 1567 m
Coordinatori: Sverzut Livio 328 3617576 e Fregonese Fausto 347 4780860
P.S.: Vista l’attuale situazione del terreno si raccomanda di portare ciaspe e ramponcini


Sabato 3 domenica 4 febbraio 2018 – Monte Tranego (1849 m)

Ciaspolata notturna per il Monte Tranego con pernottamento al rif. Antelao e alba al colle di San Dionisio (1946 m), al cospetto dell’Antelao, con panorama mozzafiato sul Cadore.

Vorresti vivere un’esperienza diversa dal solito, camminando alla luce delle torce elettriche o al chiarore della luna per poi dormire in un rifugio delle Dolomiti Cadorine? Pensi di poterti adattare a situazioni disagiate?
Allora telefona subito per informarti, per iscriverti e versare la quota di € 20,00 che ti consentirà di validare la prenotazione. I posti sono limitati.
Fine iscrizioni domenica 28 gennaio.
I ritardatari pagheranno un supplemento di € 5,00, dipendente comunque dai posti disponibili.
L’escursione partirà dal paese di Pozzale (1054 m) nel tardo pomeriggio di sabato, per raggiungere la cima del Monte Tranego (1849 m) dopo quasi due ore. Qui faremo una breve sosta con cena frugale a sorpresa. Proseguiremo in discesa per forc. Antracisa (1693 m) e continueremo per la strada segnavia n.250 fino al Rifugio Antelao, a 1796 m, (1.00 ora) dove pernotteremo.
Il giorno seguente, di buon’ora, lasceremo il rifugio per salire al colle di San Dionisio (1946 m) punto panoramicissimo da dove ammireremo sorgere il sole. Ritorno al rifugio per fare colazione e riprendere la nostra attrezzatura. Da qui ripercorreremo la strada della sera precedente, con breve sosta al monte Tranego per ammirare il panorama anche da questa cima, per esser di ritorno a Pozzale verso mezzogiorno. Prevediamo di pranzare in un locale nei pressi di Pieve di Cadore e magari, per chi volesse, far quattro passi nella cittadina natia del famoso pittore Tiziano Vecellio.
La quota da versare comprende: il pernotto e la colazione, la quota escursione e la cena frugale.
Si richiede buon spirito di adattamento, sufficiente allenamento, vestiario adeguato per escursione invernale in notturna, torcia elettrica frontale. Ricordiamo che il programma potrà subire dei cambiamenti che vi verranno comunicati, dipendenti dalle condizioni ambientali e meteo.
Presentazione dell’escursione giovedì 01 febbraio alle 21.30 in sede.
ASE Boemo Cristian 348 7693599, Vecchi Gianfranco 328 8026072
sede CAI giovedì sera-sabato pomeriggio 0431 30283


Mercoledì 17 gennaio 2018 – Anello del Colrotondo

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L’Anello del Colrotondo ci porta appena fuori Villabassa, e prima di raggiungere Aclete, imbocchiamo, a destra, la pista forestale che costeggia il Rio Nero e subito sottopassa l’imponente viadotto della pista ciclabile (ex ferrovia).

Ci addentriamo, quindi, nella valle seguendo il tracciato della pista in dolce pendenza incrociando il sentiero dell’Alta Via Alpi Tarvisiane che, a destra, conduce a Ortigara e a sinistra ad Aclete. Proseguiamo, quindi, diritti lungo la strada forestale che ora passa sulla riva opposta del Rio Nero ed in breve si raggiunge la Capanna Clee. La pendenza ora si fa più marcata e, con una serie di tornanti, ci porta all’incrocio con il sentiero 514 che proviene dal bosco di Fontanafredda. Dopo l’incrocio proseguiamo ancora lungo la strada forestale che, con marcata pendenza, si dirige verso Sella Colrotondo. Poco prima di giungere alla sella la pista piega decisamente a sinistra per raggiungere, senza particolare pendenza, la cima del Colrotondo. Ritornati sui nostri passi raggiungiamo la Sella Colrotondo da dove si inizia a scendere verso il fondo della valle dei laghi lungo il sentiero 514. Attraversata una piccola radura incontriamo una pista forestale con la quale raggiungiamo l’Alpe del Lago e, poco dopo, ad un bivio, prendiamo a sinistra la pista forestale che aggira il Colrotondo dirigendosi verso nord. Poco dopo il bivio con il sentiero che porta al lago inferiore di Fusine, prendiamo a sinistra la pista che si dirige a ovest e che ci conduce, quasi in piano, fino ad Aclete. Attraversato il paese si continua, per strada asfaltata, in direzione Villabassa ed in breve si raggiunge il parcheggio.
Carta: Tabacco 019
Dislivello: 720 m
Distanza: 14,9 km
Difficoltà: F-EAI
Altitudine min: 800 m
Altitudine max: 1486 m
Tempo del percorso: anello ore 5
Trasporto: mezzi propri
Coordinatori: Bertoldi Gianni 349 4574958 e Tuniz Diego 347 9758157


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