Mercoledì 15 febbraio 2017 – Monte FORNO (1509 m)

Mercoledì 15 febbraio 2017 – Monte FORNO (1509 m)

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Il Monte Forno che si trova situato a cavallo della valle del Gail e la Valromana e rappresenta il punto di incontro di tre confini, Italia, Slovenia ed Austria.

Per la sua posizione offre un notevole panorama verso le Alpi Giulie e le Alpi Carniche, nonché un ampia vista verso Villaco e le vallate austriache.
Il percorso inizierà dal paesino di Rateče, primo centro abitato della Slovenia dopo il valico di Fusine. Dal centro del paese si prenderà una strada forestale, con indicazione per il rifugio Planiski Dom Tromeja, che si dirige verso il confine italiano per poi piegare nuovamente verso il territorio sloveno. Il silenzio la fa da padrone, i boschi assorbono i rumori che la strada principale produce. La salita è dolce, senza difficoltà fino al bivio che porta al rifugio Planiski Dom Tromeja e subito dopo ad un secondo bivio dove si svolta a sinistra per un sentiero che sale più ripido fino alla cima. Dalla cima è ampio il panorama sia sulla piana di Villacco sia sulle alpi Giulie dove si riconoscono dal Mangart alle Moistocche, dalla Ponza Grande allo Jalovec, dal Prisojnik al Razor fino al Triglav. Per la discesa si prende la strada forestale che con un anello ci riconduce a Rateče.
Dislivello: 640 m
Difficoltà: F-EAI
Altitudine min: 865 m
Altitudine max: 1508 m
Tempo del percorso: salita ore 2 discesa ore 1,30
Trasporto: mezzi propri
Coordinatori: Gianni Bertoldi 335 6293453 e Diego Tuniz 347 9758157


Sabato 11 febbraio 2017 – Casera Bordaglia di Sotto (1565 m)

Escursione notturna con ciaspe al chiarore della Luna.

Meta l’alpeggio della Casera Bordaglia di Sotto nell’anfiteatro dei Monti di Volaia.
Da Tolmezzo si raggiunge Forni Avoltri e, appena attraversato il ponte sul Torrente Degano, si volge a destra verso Pierabech raggiungendo il Piano della Guerra, dove si parcheggia.
Casera BordagliaDal parcheggio, di fronte alle colonie, si scende subito sul Torrente Degano lungo una piccola mulattiera (sentiero CAI n. 141) attraversandolo su ponte in legno per poi risalire il versante opposto fino ad incrociare una strada forestale. Si segue quest’ultima che sale dolcemente nella valle del Rio Bordaglia, costeggiando a tratti la forra del torrente quando, a quota 1425 m, si lascia sulla destra il percorso per la Casera Ombladêt. Ora ci si innalza, sempre nel bellissimo bosco di Bordaglia, fino ad uscire nei pressi dell’alpeggio della bella e grande casera, dalla quale si gode di una splendida vista panoramica.
Rientro lungo lo stesso percorso.
Difficoltà: F – EAI
Dislivello 500 m
Salita 2.00 h e discesa 2.00 h
Partenza nel pomeriggio dalla sede di via Garibaldi.
Coordinatori: ASE Cristian Boemo 348 7693599 – Stefano Viotto 340 6790399


Casera Pian de le Stele

Mercoledì 25 gennaio – Casera PIAN DE LE STELE

Meta dell’escursione è la casera Pian de le Stele (stela nel dialetto locale significa “scheggia di legno”).

Casera Pian de le StelePartendo dalla casera Pal (agriturismo Cate) a nord-est di Tambre, si risale la val Salatis, profonda e stretta valle posta tra i monti Guslon e Castelat a sud e i monti Messer e Sestier a nord tutti che superano abbondantemente i 2000 metri di quota. Il percorso si snoda interamente lungo una strada sterrata che percorre, inizialmente, un ambiente di bosco ceduo di faggio. Con diversi stretti tornanti la strada supera il ripido balzo iniziale disponendosi poi al centro dell’impluvio costeggiando gli enormi ghiaioni, parzialmente ricoperti da mughi, che discendono dai ripidi versanti dei Monti Messer, I Muri e Sestier. Le mughette della val Salatis furono in passato sfruttate per la produzione di “mugolio”, un olio dalle proprietà balsamiche: gli arbusti venivano tagliati e, quindi, portati a valle per mezzo di una teleferica fino nei pressi del torrente Tessina dove sorgeva la fabbrica per la distillazione che impiegò fino a 30 operai. All’intenso sfruttamento del mugo si accompagnò un accentuato calo numerico dei camosci, forse allontanati dal continuo disturbo. Tutta la valle era occupata, un tempo, da numerose casere, oggi ridotte a ruderi, dove venivano monticati fino a 500 capi tra mucche e pecore. La stessa casera Pian de le Stele da lungo tempo abbandonata è stata ristrutturata a bivacco. Superato il primo balzo il percorso si snoda lungo brevi saliscendi e con una leggera salita finale ci fa giungere alla casera Pian de le Stele.

Carta: Tabacco 012
Dislivello: 400 m
Lunghezza del percorso: 7,50 km
Difficoltà: F-EAI
Altitudine min: 1054 m
Altitudine max: 1421 m
Tempo del percorso: salita ore 2 discesa ore 1,30
Trasporto: mezzi propri
Coordinatori: Gaspardis Andrea 335 8387161 – ASE-S Sverzut Livio 328 3617576


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