CAI – Rifugio Ottone Brentari e Cima D’Asta 2847 m – 22 e 23 luglio 2023

CAI – Rifugio Ottone Brentari e Cima D’Asta 2847 m – 22 e 23 luglio 2023

Tags :

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo:  – Escursionismo
Capo escursione:

Alessandro FILIPPO

Davide DI LAZZARO

Paola FACCHINETTI

Contatti:

339 3266319

348 0882066

333 3664022

Grado di difficoltà: EEA-F Ferrata facile
Tempi:

5:00 ore Sabato 22/07 + 5:30 ore Domenica 23/07

Dislivello:

1200 m Sabato

500 m Domenica + 1500 m in discesa

Itinerario:

Malga Sorgazza – Sentiero Attrezzato Gabrielli – Rifugio Ottone Brentari. Rifugio – Canalone dei Bassanesi – Cresta ovest – Cima D’Asta e ritorno per via normale

Cartografia: Tabacco 1:25000 foglio 058
Sentieri CAI:

327, 380, 326, 375, 364, 327

Interesse:

Geologico, paesaggistico, alpinistico

Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI RISPETTARE LE NOTE OPERATIVE.

Scarponi; imbrago; set da ferrata; caschetto; sacco lenzuolo

Pranzo: Al sacco; buona scorta d’acqua
Luogo e ora di partenza: Ritrovo 22/07: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 4:45. Partenza ore 5:00
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 20:00 circa del 23/07
Mezzo: Auto propria
Allegati:
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI

COME DI CONSUETO, PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO PASSARE IN SEDE IL GIOVEDÌ PRIMA DELL’ESCURSIONE PER ISCRIVERSI O CONTATTARE PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE

  • il termine per le iscrizioni è giovedì 13 luglio.
  • giovedì 6 luglio si terrà la presentazione dell’escursione in sede.

Relazione:

Sabato 22 Luglio 2023

Dal parcheggio seguiremo il segnavia 327 che transita pianeggiante dapprima a sinistra del Bacino di Sorgazza e poi accanto a un cimitero militare. La strada forestale prosegue ora in salita in un bosco di conifere ignorando alcune deviazioni fino a scorgere la stazione a valle della Teleferica Brusà (1644 m, 45 min dal parcheggio).

Seguiremo ora il segnavia 380 che con alcuni ampi tornanti porta a Forcella Magna 2117 m (1:45 h, 2:30 h dal parcheggio). Si sale ora lungo il sentiero 326 fino al bivio con il 375. Si segue quest’ultimo segnavia fino a Forcella Tellina e quindi fino all’attacco della ferrata.

Indossato l’imbrago, casco ed il set, iniziamo a salire lungo i cavi, incontrando poi alcune scalette che portano alla Cresta di Socceda. Si sale ancora fino alla cima Col Verde 2568 m per poi scendere al Passo Socede 2518 ed infine al rifugio Ottone Brentari alla Cima D’Asta 2475 m (5h circa totali)

Domenica 23 Luglio 2023

Dal rifugio si scende verso ovest lambendo il lago (sponda occidentale) ripercorrendo il sentiero 375 per poi trovare la traccia a destra. Per blocchi e ripido pendio si sale alla base dell’evidente canalone posto a sinistra della vetta (canale dei Bassanesi).

Si entra nel canalone stesso che si risale su sassi instabili (attenzione caduta pietre, consigliabile caschetto) seguendo i bolli rossi fino ad una biforcazione. Dovremo prestare particolare attenzione a questo tratto, rimanendo in gruppo uniti ed evitando di muovere i massi.

Si percorre preferibilmente la biforcazione di sinistra, dove le tracce sono meno ripide, arrivando alla Bocchetta Canalòn 2664 m (40 min da rifugio). Da qui si volge a destra lungo la cresta ovest che presenta qualche breve passaggio di I grado (ometti, tracce) fino ad arrivare alla croce di vetta (Cima D’Asta 2847 m, circa 1:30 h dal rifugio). In cima è presente il piccolo Bivacco Cavinato.

Dalla cima, in assenza di nebbie piuttosto frequenti, ci aspetta un panorama grandioso che spazia dalle Prealpi Venete e Trentine, all’Adamello, Dolomiti di Brenta, Ortles, Alpi Venoste e oltre al vicino Lagorai, le Dolomiti occidentali, ovvero Latemàr, Catinaccio, Saso Lungo, Sella, Marmolada, Pale di San Martino  e le Vette Feltrine.

Nota: nel caso le condizioni non permettessero la salita lungo il canale, percorreremo la via normale.

Per la discesa percorreremo la via normale lungo il pendio orientale del monte, intersecando il segnavia 364 presso la parte alta del Lastè dei Fiori. Seguiremo il sentiero a destra risalendo circa 80 m fino alla Forzeleta 2680 m (tratto attrezzato con cordino e alcune staffe). Questo tratto potrebbe essere innevato o ghiacciato fino ad estate inoltrata.

Dalla Forzeleta ci riaffacciamo al versante del rifugio e scenderemo per gradoni rocciosi fino allo stesso (1:30 h dalla cima).

Dopo una sosta, faremo ritorno alle auto scendendo per il segnavia 327 “Trodo dei Aseni”, aggirando i lastroni granitici fino al bivio segnalato come Bualòn 2000 m. Un’alternativa più impegnativa prevede la discesa per i Lastoni, s. 327B  [attenzione sulla mappa Kompass i segnavia 327 e 327B sono invertiti rispetto alla mappa Tabacco e ai segnavia sul terreno].

Ignorato il sentiero 326 che scende da Forcella Magna, scendiamo con numerose svolte sul s. 327 riportandoci in piano verso il vallone del Bualòn e quindi al bivio per Forc. Magna presso la partenza della teleferica del rifugio.

Ripercorreremo quindi la strada forestale fino al parcheggio (2:30 h dal rifugio, 5:30 h totali).

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 00431 364288
info@caicervignano.it – www.caicervignano.it


Creta di Pricot mt 2252 via Fausto Schiavi (Versante N) – M. Cavallo 2239 m – Ferrata Contin – 24 Luglio 2022

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo:  – Quota 2000
Capo escursione:

Eugenio Pontel

Ivano Roppa

 
Contatti:

340 5041285

347 404986

 
Grado di difficoltà: EEA-F Ferrata facile
Tempi:

5:00 ore circa

Dislivello: Salita 800 m Discesa: 800 m  
Itinerario:

Escursione ad anello da Caserma Guardia di Finanza del passo Pramollo, lungo Via Fausto Schiavi alla Creta di Pricot passando dalla cima del Cavallo di Pontebba e discesa per Ferrata Contin

Cartografia: Tabacco 1:25000 foglio 018
Sentieri CAI: 433
Interesse:

Paesaggistico, storico e naturalistico

Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI RISPETTARE LE NOTE OPERATIVE.

Oltre alla normale attrezzatura di escursionismo, portare: Casco, Imbrago e Set ferrata

Pranzo: Al sacco
Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 6:15. Partenza ore 6:30
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 17:30 circa
Mezzo: Auto propria
Allegati:  
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI

Viene raccomandato ai partecipanti di rispettare le norme di igiene, di distanziamento e quant’altro disposto dalle Autorità competenti in termini di misure anti-Covid, rispettando altresì scrupolosamente le indicazioni e le direttive impartite dai capi-escursione.

COME DI CONSUETO, PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO PASSARE IN SEDE IL GIOVEDÌ PRIMA DELL’ESCURSIONE PER ISCRIVERSI O CONTATTARE PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE

Relazione:

  • Creta di Pricot 2.252 m via Fausto Schiavi (Versante N)
  • M. Cavallo 2.239 m – Ferrata Contin
  • Lothar e Marianne Patera all’inizio del ‘900.
  • da Caserma della Guardia di Finanza “App.ti Marta e Laritti” 1.470 m
  • Dislivello 800 m ca
  • Difficoltà: F+ / II Via Schiavi, discesa EEA
  • Salita 2:45 h
  • Discesa 2:15 h
  • Totale 5:00 h

Itinerario al limite delle difficoltà escursionistiche che permette di salire lungo le pieghe del versante settentrionale. Abbastanza frequentata e segnalata con bolli blu-arancio, presenta alcuni tratti ripidi e discretamente esposti, tanto che per i meno esperti è consigliabile procedere in sicurezza. Roccia buona sui tratti di scalata.

L’inizio del giro si trova al tornante dell’abbandonata caserma della Guardia di Finanza a 1.465 m, dove si parcheggia comodamente all’inizio della sterrata. Da qui ed in circa 15min, si raggiunge la piana dove si trova la capanna Winkel 1.506 m. Si prosegue attraversando il prato in direzione ovest e lasciando la capanna alla nostra destra incominciamo a salire in un bosco rado di abeti fino a giungere nel canalone che, di fronte a noi, porta alla Via Contin, poi le Torri Clampil e Winkel e a destra le balze erbose del Madrizze. Proseguiamo seguendo la segnaletica della detta via Contin (la facile ferrata che porta in cima al Cavallo), fino a un grosso masso (con segnalazione), da dove si sale a sinistra, seguendo i segni blu-arancioni. Su un cono detritico di lì a poco, si giunge nei pressi dell’attacco vero e proprio. Dalla targa che ricorda la dedica della via a Fausto Schiavi, socio del CAI di Pontebba cominciamo la parte di arrampicata. E’ il tratto più impegnativo, II+. Giunti a metà via troviamo un punto delicato in cui, per esile cengia, arriviamo ad un traverso su ghiaie che ci porta decisamente a sinistra per evidente traccia. Si ricomincia quindi a salire fino ad un canalino piuttosto sporco ma che, se affrontato vicino alla parete di sinistra, risulta tutto sommato praticabile. In breve si esce in cresta e quindi alla cima di Creta di Pricot prima e a quella del Cavallo poco distante.

Discesa:

Si scende dalla cima in direzione nord puntando alla visibile Torre Winkel per circa 10 min. Quando il pendio inizia a verticalizzarsi troviamo i primi cavi che ci accompagneranno fino alla sella e successivamente con un ultimo salto in un canalino fin dentro il Vallone Winkel. Ora per semplice sentiero rientriamo alla Capanna ed al parcheggio. 

La partecipazione è riservata ad un numero massimo di 10 persone.

E’ obbligatorio avere con se Casco e Imbrago che andranno indossati all’attacco della via. Più Set ferrata

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 00431 364288
info@caicervignano.it – www.caicervignano.it
 


Malga Pizzul

Mercoledì 28 febbraio 2018 – Anello di Malga PIZZUL 1532 m

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L’escursione per Malga Pizzul, parte dal parcheggio di Misincinis, che si raggiunge dalla statale che arriva a Paularo, passato il ponte sul Chiarsò, prendere in direzione Misincinis, parcheggio in via Cason di Lanza.

In direzione Ravinis lasciare la strada scendendo verso l’alveo del rio Turriea. Passato il ponte, prendere il sentiero CAI n° 441 che sale nel bosco a sinistra (tabella) proseguire fino ad un bivio dove lasciando il 441 si prende il sentiero che porta a Varleit, gruppo di stavoli ben ristrutturati posto in una radura baciata dal sole con splendida veduta verso il gruppo della Grauzaria e Sernio. Proseguire poi oltre i fabbricati salendo verso il bosco, e superando altri stavoli, si sale verso nord incrociando di nuovo il 441 che poco dopo diventa strada carrareccia.
Malga Pizzul
Si arriva ad un incrocio dove, lasciando la strada, il sentiero riprende a destra nel bosco e subito sopra si arriva ad un bivio che porta verso Malga Pizzul, si sale decisamente nel fitto bosco di abete bianco e abete rosso, proseguire attraversando dei rivoli e scoscesi traversi sempre nel bosco, che poi dirada e si esce su prati innevati sotto il monte Zermula. Si vede subito una costruzione dismessa, forse la vecchia casera, e raggiuntala, si guadagna la strada che arriva da Paularo, tutto coperto da tanta neve che ci permette di raggiungere il pianoro di Malga Pizzul direttamente.
Per il ritorno, prendere la stradadi servizio alla casera che scende a Paularo, dopo alcuni tornanti ad un bivio si lascia questa strada per prendere a sinistra la carrareccia verso gli stavoli Varleit. Avanzando si incrocia di nuovo il sentiero 441, sentiero che ora non abbandoniamo più, passando sopra la borgata ora si mantiene il sentiero fino al parcheggio.
Carta: Tabacco 09
Difficoltà: EAI-F
Dislivello: 802 m
Tempo del percorso: ore 6
Distanza: 12 km
Trasporto: mezzi propri
Altitudine min: 730 m
Altitudine max: 1532 m
Dotazione: Ciaspole ghette e ramponcini
Coordinatori: Gaspardis Andre 335 8387161 e Bertoldi Aldo 320 8324936


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