ROCCIA NERA 4.075 m Gruppo del Monte Rosa – 8 e 9 luglio 2022 – Alpinismo Alta Quota

ROCCIA NERA 4.075 m Gruppo del Monte Rosa – 8 e 9 luglio 2022 – Alpinismo Alta Quota

Tags :

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo:  – Quota 2000
Capo escursione:

Ivano Roppa

Thomas Zuliani

 
Contatti:

347 4049868

335 8343512

 
Grado di difficoltà: PD Alpinismo poco difficile
Tempi:

1° giorno: salita 3 ore; 2° giorno: salita 3 ore, discesa 4 ore

Dislivello:

1° giorno salita 650 m

2° giorno salita 700 m, discesa 1.300 m

 
Itinerario:

1° giorno : da Cervina al Pian Maison 2.548 m e ai Laghi Cime Bianche 2.812 m (impianti) poi a piedi fino al rifugio Guide del Cervino (3.498 m)

2° giorno: dal rifugio Guide del Cervino alla Roccia Nera (4.075 m) e discesa fino a Laghi Cime Bianche. Ritorno a Cervinia con gli impianti.

Cartografia:

IGC foglio 108 – Cervino, Cervinia, Champoluc – scala 1:25000

Sentieri CAI: n.a.
Interesse:

Alpinistico, paesaggistico

Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI AVERE CON SE MASCHERINA E GEL DISINFETTANTE (dispositivi DPI).

Abbigliamento da alta montagna. Attrezzatura: piccozza, ramponi con anti zoccolo, imbragatura, casco, 2 moschettoni ghiera, cordino da ghiacciaio, occhiali da sole, crema solare, saccolenzuolo per pernotto in rifugio.

Pranzo:

Mezza pensione al Rifugio. Venerdì e sabato pranzo al sacco.

Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 4:30.
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 23:00 circa
Mezzo: Auto propria
Allegati:  
Note:

Iscrizioni entro GIOVEDI’ 16 Giugno 2022, presso la sede CAI della sezione.

Vista la natura della salita, le iscrizioni sono a numero chiuso.

Quota di partecipazione: 10 euro (per spese organizzative).

L’escursione sarà presentata il giorno giovedì 23 giugno 2022 presso la sede sociale.

Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.

NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI IN EMERGENZA COVID-19

I partecipanti si impegnano a rispettare le norme di igiene, di distanziamento e quant’altro inerente all’utilizzo dei dispositivi DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) secondo quanto disposto dalle Autorità competenti al fine di limitare la diffusione del contagio virale. I partecipanti si impegnano a rispettare scrupolosamente le indicazioni e le direttive impartite dai capi-escursione responsabili dell’attuazione delle misure anti-Covid durante l’escursione.

In particolare si richiede di rispettare:
– distanziamento di 1 mt;
– registro dei partecipanti;
– utilizzo di prodotti igienizzanti.

PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO ISCRIVERSI CONTATTANDO PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE TELEFONICAMENTE

Relazione:

Cenni generali:

Alternativamente nota con i toponimi di Schwarzrüken, Roche Noire, Schwarzfluh o Schwarzhorn, la Roccia Nera è un imponente rilievo posto sul confine italoelvetico, dominante l’alta testata settentrionale della Val d’Ayas.

Ascensione su ghiacciaio, con un primo tratto facile che segue alcune piste da sci, poi un tratto in discesa e uno pianeggiante, ma con alcune zone crepacciate ed infine una ripida rampa con pendenza fino a 40° e possibile ghiaccio affiorante.

La salita alla Roccia Nera è di carattere prettamente alpinistico e richiede condizioni meteo, nonché del manto nivoglaciale, adeguate alla sua quota ed alla forte pendenza della sua rampa sudoccidentale che può presentarsi ghiacciata.

1° GIORNO

Da Cervinia 2.006 m, con l’utilizzo degli impianti, si raggiunge dapprima il Plan Maison 2.548 m e successivamente la stazione di Cime Bianche Laghi 2.812 m.

Da qui si prosegue a piedi fino al rifugio Guide Guide del Cervino, attraversando il ghiacciaio del Ventina.

2° GIORNO

Dal rifugio Guide del Cervino si risale lungo il Plateau Rosà, dapprima attraversando alcune piste da sci sulla destra, poi risalendo lungo una di esse con qualche tratto ripido, volgendo poi a sinistra si arriva non lontani dalla stazione di arrivo della funivia del Piccolo Cervino. Si attraversa il vasto pianoro glaciale sino a raggiungere la larga depressione costituita dal colle del Breithorn 3.831 m, posto tra la Gobba di Rollin ed il Breithorn Occidentale.

Si tralascia a sinistra la traccia che conduce al Breithorn Occidentale e si prosegue scendendo lungo il grande ghiacciaio di Verra in direzione della Roccia Nera per circa 100 metri di dislivello, poi si procede in piano a mezza costa (attenzione ad alcuni crepacci presenti in questo tratto). Si trascura la ripida traccia che sale a sinistra verso il Breithorn Orientale e si continua sulla destra, senza perdere ulteriormente quota, trascurando la traccia che scende verso il Rifugio Guide di Ayas e il Bivacco Rossi – Volante.

Si volge dapprima a sinistra e si prosegue in piano poi verso destra compiendo un semicerchio che riporta nuovamente verso sinistra (possibilità di trovare altri crepacci) fino a portarsi alla base dello scivolo Sud – Ovest della Roccia Nera.

Non rimane che salire direttamente il ripido pendio nevoso (fino a 40°) fino ad uscire sulla cresta sommitale. Si prosegue a destra, qualche metro sotto il filo (attenzione alle possibili cornici rivolte verso Nord) e si raggiunge la vetta, costituita da una crestina di neve orizzontale

In discesa non rimane che seguire a ritroso le traccia di salita fino a prendere gli impianti che portano nuovamente a Cervinia.

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 00431 364288
info@caicervignano.it – www.caicervignano.it
 


25 SETTEMBRE 2021 – Crete di Gleris o Anello delle 7 picche

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo: Ο – Alpinismo Giovanile  – Quota 2000 Ο – Escursionismo Seniores
Capo escursione:

Thomas Zuliani

   
Contatti:

+39 335 8343512

   
Grado di difficoltà: PD+ Alpinismo Poco difficile
Tempi: 7:00 ore circa
Dislivello: Salita 1.400 m Discesa: 1.400 m  
Itinerario:

Dal parcheggio di Val Alba di sale in direzione del rifugio Vualt e poi da lì si prosegue verso l’ex. Ricovero Militare fino a incrociare l’Alta via del Cai di Moggio che ci condurrà fino alla forcella della Pecora. Da qui parte la vera escursion alpinistica che ci porterà in Cima al Monte Cjavals sempre rimanendo sul filo di cresta e toccando 5 delle 7 picche (cima della Pecora, Cima Muini, Cima di Mezzo e Cima Alta di Gleris). Discesa: dal cima del Monte Cjavals si scende verso sud/est in direzione del bivacco Bianchi e poi da lì per facile sentiero si raggiunge il parcheggio di Val Alba.

Cartografia: Tabacco 1:25000 foglio 01
Sentieri CAI:

425, 428, 428a e più la parte alpinistica

Interesse:

Paesaggistico, alpinistico

Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI AVERE CON SE MASCHERINA E GEL DISINFETTANTE (dispositivi DPI).

Attrezzatura: imbragatura, casco, 2 moschettoni.

Pranzo: Al sacco
Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 5:50. Partenza ore 6:00
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 18:00 circa
Mezzo: Auto propria
Allegati:  
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI IN EMERGENZA COVID-19

I partecipanti si impegnano a rispettare le norme di igiene, di distanziamento e quant’altro inerente all’utilizzo dei dispositivi DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) secondo quanto disposto dalle Autorità competenti al fine di limitare la diffusione del contagio virale. I partecipanti si impegnano a rispettare scrupolosamente le indicazioni e le direttive impartite dai capi-escursione responsabili dell’attuazione delle misure anticovid durante l’escursione.

I partecipanti si impegnano a COMPILARE E SOTTOSCRIVERE IL MODULO DI DICHIARAZIONE E DI CONSEGNARLO AI CAPI-ESCURSIONE PRIMA DELL’INIZIO DELL’ESCURSIONE STESSA.

Chi intende aderire è consapevole che non potrà essere ammesso:

– se sprovvisto dei necessari DPI (mascherina e gel disinfettante) e di quant’altro indicato dai capi-escursione;

– se è soggetto a quarantena, se è a conoscenza di essere stato a contatto, negli ultimi 14 giorni, con persone positive o se non è in grado di certificare di avere una temperatura corporea inferiore a 37,5°C e assenza di sintomi simil influenzali ascrivibili al Covid-19.

Durante l’escursione i partecipanti si impegnano a rispettare scrupolosamente il distanziamento di 2 metri tra le persone.

Sono vietati scambi di attrezzature, oggetti, cibi, bevande o altro tra i partecipanti non appartenenti allo stesso nucleo familiare.

E’ responsabilità dei partecipanti non disperdere mascherine o quant’altro lungo il percorso al fine di evitare inquinamento a danno di tutti ma in specialmodo delle popolazioni montane.

IL NUMERO DI PARTECIPANTI E’ LIMITATO A 20 PERSONE PIU’ I CAPI-ESCURSIONE. PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO ISCRIVERSI CONTATTANDO PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE TELEFONICAMENTE

Relazione:

Appagante giro alpinistico d’ambiente, per la prima metà da affrontare seguendo i radi e sbiaditi bollini, poi dalla sella di Gleris ben segnalata. Partenza dal parcheggio Val Alba (per il rifugio Vualt a 1.077 m. Seguire il sentiero Cai 425 fino ad incrociare l’Alta Via Cai Moggio, a quota 1.790 m circa, che poi si percorrerà verso est fino al bivio per Sella della Pecora. Arrivati alla Sella della Pecora (1.824 m), è consigliabile lasciare lo zaino alla sella, per affrontare senza zavorra non necessaria, la simpatica e veloce salita (50/60 m dislivello) alla cima della Pecora. Verso nord scende il ripido ghiaione per la Val Gleris, verso sinistra invece, in leggera discesa, una piccola ed esposta cengia segna l’inizio della via (croce in metallo presente). Superati 3/4 metri, si affronta il primo passaggio chiave (II grado esposto), ben appigliato per le mani e buoni appoggi per i piedi. Si sale poi per una cinquantina di metri su balze erbose ma detritiche, fino ad entrare nei radi mughi. Rimanendo sempre sulla sinistra, in mezzo a mughi più fitti, si raggiunge un secondo punto chiave della breve salita: un canale stretto e verticale, divertente ed appigliato, di 10 m (I+), che porta in prossimità della cima (1.868 m). La discesa avverrà per lo stesso percorso. Giunti di nuovo alla sella, guardando verso nord, prendere a destra (tenersi sul filo di cresta) per verdi, fino ad individuare il primo bollino. Da qui in avanti, gli stessi saranno radi e spesso scoloriti.

Si incontra, su un masso, un’indicazione sbiadita (freccia) che indica di svoltare a sinistra (I grado). Ancora a sinistra su salti di roccia ben appigliati e leggermente esposti, poi per cresta dirupata puntando i mughi. Si sale poi un canale per 30 m circa, si incontra una paretina umida di 2metri (superare a sinistra, II grado). In uscita dallo stesso canale, una svolta a sinistra porta ad una paretina da superare in arrampicata (I+) fino a giungere a terrazzi erbosi e poi ad una parete, sulla quale una freccia ci indicherà la vicina e indicata, Cima del Muini (1.943 m). Nessun problema per raggiungere quest’ultima  e rientrare per la stessa via. Una volta scesi dalla Cima del Muini,  tenersi a ridosso della parete (frecce e indicazioni) e percorrere un traverso tra bassi mughi e poi su verdi, fino a giungere in un canalino di I grado con una paretina da superare a sinistra (II grado) e poi 2 rapide volte per poi continuare sotto parete per una cinquantina di metri.

Si prosegue per verdi terrazzati senza particolari problemi, fino a che sulla nostra destra troviamo dei bolli sulla parete. Si tratta sicuramente del tratto più esposto della via, una parete di circa una trentina di metri, ma da affrontare sempre su roccia buona ed appigliata. Salendo in diagonale si sbuca sulla sella in prossimità della Cima di Mezzo (2.027 m), che si raggiunge in un attimo, seguendo una breve cresta. Ridiscendere poi alla selletta e proseguire verso est. Un ripido canale di circa 200 m fa vedere la forcella di Gleris sottostante (1.961 m). La prima parte è sicuramente la più impegnativa, uno spezzone di cordino agevola notevolmente la disarrampicata, che in caso di assenza sarebbe sicuramente di II grado. La discesa poi diventa man mano più semplice. Arrivati alla forcella, progredire poi lungo una dorsale su verdi e massi mobili (bolli arancioni), fino a raggiungere una selletta, sotto ad una imponente parete. Rimanendo a sinistra, perdere quota per una decina di metri. Il sentiero ora in leggera salita, su terreno friabile e leggermente esposto, fa aggirare la penultima cima del percorso, per raggiungere la quale ci sarà da superare l’ultimo tratto verticale della via alpinistica. Una ventina di metri di dislivello, con passaggi di I+ e II grado a tratti esposti, su roccia buona e a tratti sfasciumi. Una lunga corda presente, aiuta nella salita. Raggiunta l’anticima, qualche decina di metri porta la via ad affrontare prima la cima Alta di Gleris (2.085 m) e poi la splendida linea di cresta per raggiungere il monte Cjavals (2.098 m). Spettacolare questo tratto tra aeree creste, mai particolarmente esposte e spesso su belle pacche rocciose ed ampie. Questo è sicuramente il tratto più remunerativo dell’escursione. Piccoli saliscendi si alternano a tratti più affilati di cresta. Un ultimo tratto di salita senza problemi ed anche la cima del Cjavals è raggiunta. Davvero notevole la visuale che si può ammirare da questa cima!

La discesa comincia percorrendo la cresta che prosegue verso Sud/Est e che porta al bivacco Bianchi. Solo piccoli punti dove porre la giusta attenzione tra rocce, terra e sfasciumi, poi la discesa è su sentiero piuttosto ripido, ma mai difficile, fino nei pressi del bivacco stesso. Qui il sentiero diventa ampio ed in falsopiano. Lasciato il bivacco alla sinistra, rientrare sul sentiero CAI 428 e poi 428a verso il parcheggio di partenza.

2020 20-60

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 0431 30283
info@caicervignano.it – www.caicervignano.it
 


Punta Zumstein 4.563 m – Gruppo Monte Rosa – Venerdì 9 e sabato 10 luglio 2021

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo: Ο – Alpinismo Giovanile  Ο – Escursionismo – Quota 2000
Capo escursione:

Eugenio Pontel

   
Contatti:

3405041285

   
Grado di difficoltà: PD- Alpinismo poco difficile
Tempi:

1°giorno 2:30 ore – 2°giorno 5:30 ore salita + 4:00 ore discesa

Dislivello:

Salita 1°giorno 562 m – 2° giorno 1.050 m

Discesa 2° giorno 1.300 m

 
Itinerario:

1° giorno : da Staffal al Passo del Salati (impianti) poi a piedi fino al rifugio Mantova (3.498 m)

2° giorno: dal rifugio Mantova (3.498 m) a Punta Zumstein (4.563 m) e discesa fino a Punta Indren (3.275 m). Ritorno a Staffal con gli impianti

Difficoltà: EEA – AG – I+ – PD-

Cartografia:

IGC, Foglio 109, Monte Rosa – Alagna – Macugnaga – Gressoney

Sentieri CAI:  
Interesse:  
Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI AVERE CON SE MASCHERINA E GEL DISINFETTANTE (dispositivi DPI).

Abbigliamento da alta montagna. Attrezzatura: piccozza, ramponi con anti zoccolo , imbragatura, casco, 2 moschettoni ghiera, cordino da ghiacciaio, occhiali da sole crema solare, saccolenzuolo per pernotto in rifugio

Pranzo:

Mezza pensione al Rifugio. Venerdì e sabato pranzo al sacco.

Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 5:00. Partenza ore 5:15
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 23:00 circa
Mezzo: Auto propria
Allegati:  
Note:

Le iscrizioni si chiuderanno GIOVEDI’ 17 Giugno 2021.

Vista la natura della salita, le iscrizioni sono a numero chiuso.

Le iscrizioni sono da effettuarsi al giovedì sera presso la sede sociale e prevedono una caparra di euro 30 per la prenotazione del rifugio.

L’escursione sarà presentata il giorno giovedì 1 luglio 2021 presso la sede CAI della sezione di Cervignano del Friuli.

Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.

NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI IN EMERGENZA COVID-19

I partecipanti si impegnano a rispettare le norme di igiene, di distanziamento e quant’altro inerente all’utilizzo dei dispositivi DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) secondo quanto disposto dalle Autorità competenti al fine di limitare la diffusione del contagio virale. I partecipanti si impegnano a rispettare scrupolosamente le indicazioni e le direttive impartite dai capi-escursione responsabili dell’attuazione delle misure anticovid durante l’escursione.

I partecipanti si impegnano a COMPILARE E SOTTOSCRIVERE IL MODULO DI DICHIARAZIONE E DI CONSEGNARLO AI CAPI-ESCURSIONE PRIMA DELL’INIZIO DELL’ESCURSIONE STESSA.

Chi intende aderire è consapevole che non potrà essere ammesso:

– se sprovvisto dei necessari DPI (mascherina e gel disinfettante) e di quant’altro indicato dai capi-escursione;

– se è soggetto a quarantena, se è a conoscenza di essere stato a contatto, negli ultimi 14 giorni, con persone positive o se non è in grado di certificare di avere una temperatura corporea inferiore a 37,5°C e assenza di sintomi simil influenzali ascrivibili al Covid-19.

Durante l’escursione i partecipanti si impegnano a rispettare scrupolosamente il distanziamento di 2 metri tra le persone.

Sono vietati scambi di attrezzature, oggetti, cibi, bevande o altro tra i partecipanti non appartenenti allo stesso nucleo familiare.

E’ responsabilità dei partecipanti non disperdere mascherine o quant’altro lungo il percorso al fine di evitare inquinamento a danno di tutti ma in specialmodo delle popolazioni montane.

IL NUMERO DI PARTECIPANTI E’ LIMITATO A 20 PERSONE PIU’ I CAPI-ESCURSIONE. PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO ISCRIVERSI CONTATTANDO PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE TELEFONICAMENTE

Relazione:

Venerdì 9 e sabato 10 luglio 2021

Punta Zumstein 4.563 m – Gruppo Monte Rosa

Introduzione:

La Zumstein (4.563 m) è la terza cima per elevazione del gruppo del Rosa, dopo la Punta Dofour e la Nordend, e fa da contraltare alla Punta Gnifetti, ad essa collegata attraverso il morbido Colle Gnifetti. Deve il suo nome al suo primo salitore ed è in effetti, tra le cime principali del gruppo, tra le più facili come difficoltà di ascensione.

1° GIORNO

QUOTA PARTENZA: 2936 m s.l.m.

QUOTA ARRIVO: 3498 m s.l.m.

DISLIVELLI: 562 m in salita

TEMPO DI PERCORRENZA: 2 h 30 min

DIFFICOLTA’: EEA

La partenza per il Rifugio Mantova avviene dal Passo dei Salati raggiungibile con la funivia da Staffal a Gressoney La Trinité. Si lascia alle nostre spalle la stazione di arrivo della funivia e superato il caseggiato alla nostra sinistra si imbocca il sentiero a sinistra che sale ripidamente sopra la funivia.

Si risale il pendio che dopo circa una ventina di minuti si addolcisce come pendenza, ma diventa più severo come passaggio. In questo tratto aumenta l’esposizione e il percorso è caratterizzato da qualche sali scendi. Il percorso è comunque attrezzato di corde per facilitare il passaggio.

Superato questo tratto si raggiunge la base dello Stolemberg, la montagna rocciosa esposta verso le valli Valsesiane, che sempre restando su un percorso roccioso si deve aggirare il suo fianco sinistro. I passaggi più esposti sono facilitati dalla presenza di corde fisse. Da questo punto è ben visibile la vecchia stazione della funivia di Punta Indren.

Si oltrepassa la stazione della funivia lasciandola alla nostra destra e ci si dirige verso il piccolo ghiacciaio di Indren per attraversarlo completamente. L’uso dei ramponi è da valutare a seconda della stagione e delle condizioni.

Attraversato il ghiacciaio, o quello che ne rimane, si raggiunge la base di una parete rocciosa, qui è possibile seguire due percorsi: La traccia alta che con piccoli tornanti porta sulla piccola parete rocciosa dove si trova il percorso attrezzato con funi e scalette in legno che con pochi passi di arrampicata molto facile ci portano sopra di essa, oppure si segue una traccia bassa che prosegue oltre il ghiacciaio e gira sul versante più dolce della parete raggiungendo su sentiero il Rifugio Mantova.

Utilizzando la traccia alta, si accorcia di circa 15 minuti il percorso in quanto sale molto direttamente sulla parete arrivando sulla parte alta della parete. Da qui sono visibili sia il Rifugio Mantova che il Rifugio Gnifetti. Con una leggera discesa verso sinistra si raggiunge il Rifugio Mantova.

2° GIORNO

Calzati i ramponi, impugnata la piccozza e legati in cordata, inizia dunque la risalita del piccolo ghiacciaio di Garstelet, il quale termina dopo 30 min, quando, costeggiato lo sperone del Rifugio Gnifetti, ci si immette nel grande ghiacciaio del Lys,,in un breve pianoro (q. 3600 m ca) ai piedi della imponente e franosa parete Sud della piramide Vincent. Occorre qui prestare la massima attenzione in quanto questo tratto di ghiacciaio è particolarmente crepacciato,e per quanto i crepacci siano facilmente individuabili, percorrerlo nelle ore più calde della giornata può presentare complicazioni per l’indebolimento dei ponti di neve. Comicia ora la lunga e bella risalita sul lato destro del ghiacciaio del Lys, che costeggiando prima la Piramide Vincent, poi lo scoglio roccioso del Balmenhorn,il Corno Nero e la Ludwigshohe dimora del Bivacco Giordani e del Cristo delle Vette, su percorso molto battuto (aggiramenti di crepacci compresi), porta in circa 2 ore ai 4248 m del Colle del Lys, ai piedi delle bellissima lama di ghiaccio e neve che porta in vetta al Lyskamm, e da cui la vista si apre sulle cime del Rosa:

la Dofour, la Gnifetti e appunto la Zumstein. Si perde dunque un po’ di quota costeggiando le pendici della Punta Parrot, per poi riprendere a salire traversando vero sinistrasotto i seracchi della punta Gnifetti. Ora, senza dirigersi verso lo sperone della Capanna Margherita, si aggirano i crepacci sommitali e si punta all’ampio e morbido Colle Gnifetti,(q. 4454 m, 1,30 h circa) porta di accesso alla mitica parete Est del Rosa. Si percorre dunque l’affilata cresta nevosa (35-40°) che porta fino alle roccette sommitali (I), e al canalino che porta alla bella Madonnina d’oro in vetta alla Zumstein a 4563 m (30 min). Assolutamente fantastico il panorama verso le altre cime del Rosa: la Dofour e la Nordend, oltre alla dirimpettaia Capanna Margherita; i ghiacciai pensili della bellissima parete Nord dei Lyskamm, nonché l’ampiezza d’orizzonte verso il Cervino, la Corona Imperiale del Vallese (Dent Blanche, Ober Galehorn, Weisshorn..), i gruppi di Michabel e del Weissmies, nonché la vertiginosa vista del Lago delle Locce, 2300 m più in basso verso Macugnaga.

La discesa avviene per lo stesso itinerario. Una volta arrivati al rifugio Mantova, si prosegue fino alla stazione della funivia di Punta Indren dove si prendono gli impianti che ci porteranno fino a Staffal.

NOTE

L’itinerario è di una bellezza impressionante e relativa facilità, rimangono però valide tutte le indicazioni di prudenza circa sia l’attraversamento del ghiacciaio, che soprattutto per quanto riguarda la quota a cui si svolge. Va prestata attenzione al fatto che la fatica si sente molto di più in quota, oltre alla possibilità di forti sintomi di “Mal di Montagna”. L’itinerario si presta molto bene all’abbinamento con la salita alla Punta Gnifetti e alla Capanna Margherita, il rifugio più alto d’Europa.

ASPETTI LOGISTICI

Accesso Stradale tramite autostrada fino in Valle D’Aosta. Proseguire fino all’uscita Pont San Martin, girare a destra SS26 direzione Gressoney poi proseguire sulla SR44 superare Gressoney Saint Jean e La Trynité e raggiungere Stafal nei pressi degli impianti di risalita.

Lunghezza percorso stradale: 543 km

Tempo di percorrenza stimato: circa 6 ore senza soste

Costo pedaggio Palmanova > Chatillon St. Vincent € 49,80

Costo carburante stimato: 50 €

Telecabina Stafal-Gabiet

Dalle 7:30 alle 12:30 e dalle 13:45 alle 17:30

Telecabina Gabiet-Passo dei Salati

Dalle 7:45 alle 12:45 e dalle 14:00 alle 16:45

Funifor Passo dei Salati-Indren

Ultima discesa da Punta Indren alle 12:00 e alle 16:30

Tratta Stafal-Indren A/R valido su più giorni: Adulto € 40,00

 

2020 20-60

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