Domenica 11 dicembre 2016 – Anello STARI TABOR (603 m) (Slovenija)

Vista da Stari Tabor

Domenica 11 dicembre 2016 – Anello STARI TABOR (603 m) (Slovenija)

L’anello dello Stari Tabor viene proposto in sostituzione dell’uscita al Monte Lascek in calendario.
Presa l’autostrada verso Trieste, usciamo a Fernetti con direzione Sezana.
Lo Stari Tabor e’ un punto panoramico del Carso sloveno situato al centro di tre paesi: Povir, (punto di partenza), Divaca e Lokev.
Dal parcheggio del ristorante si inizia la camminata per strada sterrata fra prati e boschi poi, lasciata la strada, si segue un sentiero facile che sale il versante nord dello Stari Tabor. Poco sotto alla cima incontriamo un facile passaggio che si supera con l’ausilio di un cavo. Dalla cima lo sguardo spazia dai meravigliosi luoghi circostanti, fino alle lontane cime della valle del Vipava.
Oltre al libro di vetta con timbro, si trova una singolare costruzione a tettoia dove a Natale i paesani allestiscono un particolare presepe.
La discesa avviene su sentiero facile verso nord-ovest e poi per strada sterrata. Ad un bivio si procede a sinistra fino alla cava e poi per strada asfaltata fino ad una sella, dalla quale un sentiero ci conduce alla bella chiesetta di S. Marija Vnebovzeta. Ritorniamo per lo stesso sentiero fino alla sella e da qui per sterrata al parcheggio.
Al ristorante ci possiamo fermare per un piatto di jota.

Note tecniche
Escursione tipo: T
Dislivello: 200 m
Tempo complessivo 3 ore
Ritrovo alle ore 7.45 presso la sede di via Garibaldi.
Coordinatorice: Daniela Molinari 349 5189152


Cerje e dintorni

Domenica 13 novembre 2016 – CERJE e dintorni (Slovenija)

L’itinerario proposto, Cerje e dintorni, percorre un’area del carso sloveno di interesse storico, legato al primo conflitto mondiale e naturalistico, con la flora carsica e i suoi colori autunnali.

L’escursione era prevista per il 6 novembre, a causa delle previste precipitazioni abbondanti è stata riprogrammata. 

L’escursione si snoda attorno al paese di Lokvica/Loquizza, sul margine settentrionale dell’altopiano carsico e verso l’altura del Cerje.
Il punto di partenza si trova nel parcheggio di Vrh Drage, sulla strada che porta da Miren/Merna verso Opatje selo/Opacchiasella.
Visiteremo postazione d’artiglieria e trincee ripulite dove al tempo operava il VII Corpo d’Armata austro-ungarico dell’Arciduca Giuseppe e la 5° Armata austro-ungarica Svetozar Borojević von Bojna.
Il sentiero ci porterà verso la cima del Cerje, dapprima attraversando un’arida radura carsica e poi inoltrandosi all’ombra di una pineta. Sulla cima del Cerje si erge un imponente monumento caratterizzato da motivi architettonici di fortezza e torre difensiva, simbolo della difesa del popolo sloveno contro i vari occupatori che si sono avvicendati nel corso della storia, dalla Prima Guerra Mondiale, alla Resistenza contro il Fascismo, fino alla Seconda Guerra Mondiale e all’ultima guerra per l’indipendenza della Slovenia.
Dalla cima della collina, alta 342 metri, si apre un ampio panorama e lo sguardo si perde a sud fino al Mar Adriatico e raggiunge a nord le vette innevate delle Alpi Giulie, mentre subito sotto, vicinissime, si aprono la Vipavska dolina/valle del Vipacco e la pianura dell’Isonzo.

Note tecniche
Escursione tipo: T
Dislivello: 300 m
Lunghezza percorso: 11 km
Tempo complessivo: 4 ore
Coordinatori: Olivo Aulo 0431 30874 e Fregonese Graziano 0431 34303


Domenica 3 aprile 2016 – Anello di Villanova di Vedronza

Ecco la relazione per l’anello di Villanova

Per questa escursione sull’anello di Villanova, si parcheggia a Vedronza poco avanti la sede comunale (328 m) e dal parcheggio i cartelli indicatori ci guidano ad imboccare via Tuniz costeggiando il rio Malischiac lungo un rettilineo asfaltato che termina in una piazzola con rotonda. Il percorso prosegue su strada bianca in leggera salita costeggiando la sx orografica del torrente. In breve si perviene ad un crocevia presso un rudere dove la strada compie una marcata ansa per assecondare la confluenza del rio Lastra. Seguendo i numerosi segnavia bianco – rossi, si supera il ponticello ed un vecchio stavolo oltre il quale il cammino si ricollega alla valletta del rio Malischiac. Il piccolo corso d’acqua scavato il substrato roccioso mettendo allo scoperto lastre orizzontali che conferiscono un aspetto particolare al greto. La mulattiera compie poi un tornante allontanandosi dall’alveo ed inoltrandosi in un boschetto di castagni e roverella. Con pendenza poco più marcata, ed un paio di piccole svolte, si perviene al borgo di Micottis (520 m), dove ritroviamo la strada asfaltata che perviene da Lusevera.
Le segnalazioni ci guidano lungo la scalinata di fronte, che sale ad una strada più a monte (ancona con campana). Si passa quindi a fianco di una ultima abitazione oltre la quale il sentiero prende a salire con maggiore pendenza. La mulattiera, ora spesso orlata da muretti a secco, traversa con andamento quasi pianeggiante un pendio boscato poi, oltrepassata una dorsale, cala dolcemente fino a toccare la strada asfaltata che unisce Micottis a Villanova.
La si imbocca a sinistra incontrando poco dopo il bivio che conduce a Monteaperta. Noi invece seguiamo le indicazioni per Villanova ed i segnavia bianco – rossi, proseguendo sull’asfalto ancora per qualche centinaio di metri. Attenzione ora ad abbandonare la strada principale per seguire a sinistra una pista sterrata che in breve esce su una radura con un casolare. Ottimo panorama. La strada procede con andamento lineare aggirando le pendici del monte Pouiac e raggiungendo anche le omonime case (635 m). Qui le segnalazioni ci portano ad imboccare a destra una bella mulattiera che si alza moderatamente nella boscaglia. Più in alto si va ad affiancare un solco che sale da sinistra e con il quale ci si raccorda dopo poco arrivando ad un comodo ripiano boscato. Ancora pochi metri di salita e si arriva al punto più alto dell’escursione, corrispondente alla sella tra il monte Pouiac e il monte Lanta (764 m). I segnavia ci indicano ora di scendere nell’opposto versante, dapprima lungo il solco principale (cisterna con fontana), e quindi a sinistra in diagonale. Il sentiero cala verso una piccola valletta caratterizzata da alcune belle radure dove ci si innesta a sinistra su una pista terrosa. Oltrepassato un punto di sosta con panca e tavolo si raggiunge nuovamente la strada asfaltata. Qui il percorso si sdoppia: a sinistra ci porterebbe verso il Bernadia, noi prendiamo a destra che ci riporterà al parcheggio. La strada asfaltata compie alcune anse poco marcate raggiungendo nuovamente la rotabile che arriva a Villanova nei pressi del punto di ingresso alle grotte. Poco avanti sulla destra si perviene ad un bivio dove, lasciando la strada asfaltata che porta a Micottis da Villanova, puntiamo a sinistra lungo la sterrata per l’ingresso grotte che in leggera discesa ci porta in circa 40 minuti direttamente al parcheggio chiudendo l’anello di Villanova..
Alta valle del Torre
Dislivello 500 m
Tempo 5 h
Difficoltà T
Lunghezza 13,2 km
Coordinatori: Durì Luca 328 1027056 Cargnelli Ciro 338 3821476


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